Recensione: Il falso Messia di G.L. Barone -Altrevoci edizioni

Recensione: Il falso Messia di G.L. Barone  Altrevoci edizioni

A pochi mesi dall’uscita di Cospirazione Gonzaga (Newton Compton), torna alla ribalta letteraria G.L. Barone, come sempre in grande stile, con un thriller storico di grandissima qualità, che di certo che farà discutere e solleverà probabilmente un certo numero di polemiche.

Con “Il falso Messia”, edito da Altrevoci edizioni, si vanno a rivivere gli ultimi mesi della vita di Gesù andando a rivedere quei giorni con uno sguardo diverso, sotto prospettive che pur essendo non del tutto inedite sono sicuramente meno conosciute, di certo molto differenti rispetto a quanto imparato nelle aule del catechismo o durante l’ora di religione a scuola.

Come dice nelle note finali l’autore, “…che sebbene adattate e semplificate a una storia di narrativa, le teorie – o forse dovrei dire le interpretazioni – alla base del quale è costruito il romanzo, non sono una mia invenzione ma si basano su un’ampia letteratura”, si rifà ad una bibliografia piuttosto ampia. È probabile che chi è estremamente credente e ritiene che i testi sacri siano la verità assoluta, potrebbe trovare questo libro piuttosto fastidioso e non avere quella apertura necessaria ad apprezzarlo a pieno.

Chi invece andrà oltre i dogmi acquisiti  troverà di sicuro questo libro estremamente interessante, coinvolgente, godibile, ricco di suggestioni e di colpi di scena.

G.L. Barone non lo scopriamo ora come grande narratore, le sue opere precedenti ci restituiscono l’immagine di uno scrittore di grande valore e di enorme cultura storica.

Fin dalle primissime battute la scrittura risulta molto scorrevole, avvolgente al punto da far immergere pienamente il lettore nelle vicende narrate, nelle atmosfere dei luoghi all’interno dei quali le vicende si svolgono, facendolo sentire parte integrante di uno dei momenti storici più importanti della nostra Storia, quella con la S maiuscola.

Seguire le peripezie di Attico Valerio Servilio ci porta a sentire, ad annusare, a toccare quello che era il contesto all’interno del quale ha vissuto la sua vita terrena Gesù, andando a conoscere quelli che erano gli usi ed i costumi dell’epoca, quali le condizioni politiche e sociali che regolavano la vita della Gerusalemme e dei suoi dintorni, nel 32 d.c., ci porta ad incontrare molti personaggi noti facendoceli  vedere con altri occhi, sotto un’altra luce.

La cosa particolare di questo thriller è che il finale lo conosciamo già, sappiamo tutti più o meno come andrà a finire eppure lungo il tragitto non mancano sorprese, rivelazioni, interpretazioni differenti di fatti che pensavamo di conoscere perfettamente.

Per quanto mi riguarda è stata una lettura davvero interessante, coinvolgente, molto piacevole che mi ha lasciato davvero tante cose importanti.

Se affrontata con il giusto spirito questo è un libro che regala grandi emozioni, che lascia nel lettore la voglia di andare oltre, di andare ad approfondire, anche approfittando della guida bibliografica inserita dall’autore alla fine, le interpretazioni e i vari punti di vista che il romanzo ha portato a galla.

Credo che comunque la si possa pensare questo è un romanzo che non può non lasciare un segno importante nel bagaglio culturale del lettore, che in queste pagine troverà sicuramente tanti spunti di riflessione, nuove prospettive e nuovi punti di vista da cui partire per andare ad analizzare con occhi diversi alcuni degli eventi che hanno segnato, in maniera indelebile, la nostra cultura e la nostra civiltà.

Il falso Messia è un romanzo di cui consiglio fortemente la lettura perché sono convinto che siano opere del genere che possono avere la forza di accrescere la cultura e lo spirito critico di ogni lettore.

David Usilla

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