Recensione: “Milano incidente mortale” – Gino Marchitelli – Frilli Editore

Recensione: “Milano incidente mortale” – Gino Marchitelli – Frilli Editore

 

È uscita  la settima indagine del commissario Lorenzi, personaggio creato dalla penna di Gino Marchitelli che firma anche questo episodio – Milano incidente mortale – edito dai fratelli Frilli. Questo è un giallo anomalo, visto tutto parte da un incidente stradale che ha sì delle vittime, ma che di solito non diventa motivo di un’indagine.

È da questo dettaglio che si riconosce l’abilità di uno scrittore che da un fatto drammatico, ma purtroppo comune, è riuscito a metter in piedi una storia decisamente complessa, in cui non mancano i momenti introspettivi e la possibilità per il lettore di confrontarsi con il dolore di chi ha perso tutto, o l’angoscia di chi si è infilato in un guaio più grande di sé e non sa come uscirne.

Come sempre Marchitelli ci ha abituato alle sue frecciatine sulla politica e la situazione dei più deboli, infatti anche in questo romanzo troviamo il tema dell’integrazione con qualche accenno alla politica e l’ormai immancabile omaggio a Don Gallo.

“Milano, incidente mortale” è un libro dalle molteplici sottotrame e questo non permette al lettore di tirare il fiato, tranne per gli attimi di intimità tra il commissario e la sua compagna durante i quali ci si può rilassare, ma anche qui il buon Marchitelli ha pensato di metterci un po’ di pepe, così che non esistono più certezze per noi lettori, nonché amici del commissario Lorenzi.

Una storia che definirei più drammatica che poliziesca, forse perché i fatti narrati e le conseguenze emotive su alcuni protagonisti, almeno per me, hanno tolto l’attenzione alla fase investigativa per concentrarmi su quella emotiva.

Anche la figura del cattivo nel romanzo di Marchitelli ha un lato “umano” perché anche lui può aver paura di qualcuno, che probabilmente a sua volta avrà paura di qualcun altro…

Vi starete chiedendo se c’è il colpo di scena… Ovviamente sì, un colpo di scena che se vogliamo paragonarlo al mondo dei tuffi sarebbe un triplo mortale indietro con doppio avvitamento.

Della serie: quando arrivate alla fine del libro dopo aver respirato a fondo per riprendervi, cercate di contattare l’autore sui social perché volete sapere come andrà a finire l’ultima parte che Marchitelli, da bravo scrittore qual è, ha lasciato socchiusa per tenerci agganciati ad aspettare che esca la prossima avventura del Commissario Lorenzi, ma ci sarà una prossima avventura?

Non ci sono certezze,  solo degli indizi che come una pulce nell’orecchio possono far venire dei sospetti…

Noi proveremo a chiederglielo nell’intervista ma temo che non avremo risposte sicure.

Dimenticavo, non manca l’altra classica firma di Marchitelli che ti fa riconoscere un suo romanzo ad occhi chiusi, ossia l’indicazione di alcune tracce musicali per segnare alcuni punti del romanzo.

Se questo dovesse essere il Vostro primo libro di Marchitelli, leggetelo tranquillamente perché per quanto si tratti della settima indagine, sta meravigliosamente in piedi da solo.

 

Sandra Pauletto

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