Recensione : Angelitos di Martina Dei Cas (Prospettiva Editrice)

Angelitos di Martina Dei Cas (Prospettiva Editrice)

 

Certi libri li incontri per caso, alle volte ci inciampi sopra per un piacevole capriccio del destino, e ti cambiano la vita, ti portano a vederla da un punto di vista totalmente differente, con altri occhi, con un altro cuore.

Io sono inciampato, se così si può dire, sul libro di Martina in una meravigliosa serata a Bassano Del Grappa, organizzata da Matteo Bizzotto Montieni.

In questa serata ho potuto apprezzare sia la profondità dei temi trattati nel libro sia le qualità umane ed intellettuali dell’autrice, che è riuscita, con gli sguardi e con le parole, a trasferire ai nostri cuori e alle nostre anime le sue storie e, soprattutto, le sue emozioni.

Che non si tratti di un libro banale lo testimonia il fatto che abbia ottenuto il patrocinio di enti molto importanti quali: Amnesty International Italia e Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento.

Il libro parte da un fatto di cronaca avvenuto a Guatemala City, un fatto di quelli che si leggono distrattamente mentre scorrono in basso durante i telegiornali, una di quelle che tutto sommato passa inosservata e viene immediatamente scordata. È passata inosservata a molti ma non a Martina, a lei questa notizia ha portato un turbamento, ne è rimasta fortemente colpita, e avendo notato il totale disinteresse generale verso questa tristissima vicenda, ha deciso di impegnarsi per essere lei il faro che avrebbe squarciato il buio calato sulla triste fine di Angelito Escalante Pèrez.

Con “Angelitos” (Prospettiva Editrice), suo terzo libro, Martina Dei Cas ci porta a conoscere non solo una drammatica vicenda di cronaca, ma anche a fare i conti con una realtà che ai più, me compreso, è totalmente sconosciuta, una realtà di cui non si parla mai nei salotti televisivi, che non fa notizia.

Come detto, si parte dalla triste vicenda di Angelito Esalante Pèrez, ragazzino dodicenne che ha dovuto salutare troppo presto questo mondo, colpevole soltanto di essere un bravo ragazzo educato e brillante, tutte caratteristiche che per i mareros erano ottime per i loro scopi criminali.

I mareros, per chi non lo sapesse, sono i membri di un’organizzazione criminale internazionale che ormai si sta affacciando sempre più anche nel nostro paese, e che tra i suoi affiliati ha anche tantissimi ragazzini.

Ovviamente non entro nei particolari ma va sottolineato come Angelito è morto perché ha avuto quel coraggio che in moltissimi non hanno, il coraggio di dire no a gente senza scrupoli.

Il libro, come detto prima, nasce per la voglia di mantenere vivo il ricordo di Angelito, per far sì che il velo dell’oblio non si posi mai su questa vicenda, per fare sì che la fiamma del ricordo resti sempre accesa nel cuore di più persone possibili.

Martina però, in questo libro, ci permette di conoscere anche altre figure che non possono non entrare nei cuori di chi le impara a conoscere.

Luis Escalante, papà di Angelito, è sicuramente una di queste, un uomo che ha affrontato la perdita del figlio con una dignità ed un coraggio esemplari, che ha dovuto sacrificare molto per ottenere che la memoria di quanto accaduto al figlio, non svanisse come fumo nel vento.

Tra le tante figure che si imparano a conoscere c’è anche quella di Gerard Lutte, fondatore del Mojoca (Movimiento de Jovenes de la Calle), uomo che grazie al suo impegno ha dato ai ragazzi una possibilità di riscatto.

Ma davvero sono tanti i personaggi che animano questa storia, tutti raccontati con una precisione straordinaria, descritti in maniera davvero sublime tanto che ad un certo punto si ha la sensazione di essere li con loro a condividerne le paure, i dubbi, e tormenti e le angosce.

Fa male al cuore leggere di ragazzi che per poter affrontare in qualche modo la fame, la stanchezza, il freddo e quant’altro non hanno miglior rimedio che sniffare colla o solventi, è uno strazio per l’anima venire a sapere che molte volte i genitori preferiscono lasciare a casa da scuola i ragazzi perché, proprio gli edifici scolastici sono il bacino principale in cui i mareros vanno a pescare i nuovi potenziali membri.

Questo è un libro che apre davvero la mente, che entra nel cuore e nell’anima del lettore mettendolo difronte a fatti che troppo spesso vengono colpevolmente ignorati, che troppo spesso tendiamo a nascondere sotto il tappeto, come fosse polvere di memoria che non vogliamo sporchi i nostri giorni sereni.

Io credo che, Martina Dei Cas con la sua sensibilità e delicatezza della sua scrittura, riesce ad avere sui cuori e sulle coscienze dei lettori un impatto talmente forte e dirompente, in grado di squarciare qualsiasi velo di indifferenza e disinteresse verso situazioni che meritano assolutamente grande attenzione da parte di tutti noi. Io personalmente mi sento di ringraziarla davvero per ciò che fa, per la dedizione e l’energia che mette nel voler aiutare le persone in difficoltà.

E un grazie di cuore a Matteo Bizzotto Montieni per aver fatto sì che il mio riflettore si accendesse su Martina e sul suo lavoro.

David Usilla

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