VITO BRUSCHINI – LA STRAGE, IL ROMANZO DI PIAZZA FONTANA.

VITO BRUSCHINI – LA STRAGE, IL ROMANZO DI PIAZZA FONTANA.

la strage

Il romanzo di Vito Bruschini che per I lettori del nostro blog e non solo non ha bisogno di presentazioni è la summa di anni di inchieste aggiornata fino alle ultime sconcertanti rivelazioni sulla strage di Piazza Fontana.

È un romanzo, ma non “solo” un romanzo essendo frutto di accurate ricerche.

Un libro in cui le informazioni precise e reali si mescolano con espedienti letterari, dando vita ad un romanzo capace di fare conoscere sia a chi ha vissuto a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, sia a quelli più giovani, le  ferite mai sanate, dalla strage di Piazza Fontana.

Carlo è uno di noi, un uomo comune, con la sua vita comune, uguale a quella di tanti.

È lui la prima voce che incontriamo e che Bruschini riesce a farci amare, nonostante la sua presenza durerà, purtroppo, per poche pagine.

L’inizio che è quieto, come solo la calma prima della tempesta se esserlo, ma poi deflagra, esattamente come la bomba, offrendo al lettore qualcosa di molto simile a quanto fatto dal regista, premio Oscar per la migliore regia, Steven Spielberg in “Salvate il soldato Ryan” (Paramount Pictures, 1998), nei primi venti minuti del film.

La strage di Piazza Fontana è qualcosa di lontano per le nuove generazioni, di cui a scuola non si parla e di cui poco si sa.

Il libro di Bruschini illumina, come una fiaccola nel buio, con la quale puoi guardare e allo stesso tempo bruciarti gli occhi e le mani, perché la verità stessa contenuta nelle pagine del romanzo, brucia la coscienza e l’anima.

Da sempre l’editore Newton Compton ha il coraggio di inserire nel suo catalogo libri che per molti potrebbero risultare scomodi perché, fortunatamente per noi,  esiste ancora chi crede che i libri non debbano essere solo svago o intrattenimento, ma anche contenitori di verità.

Non mi resta che ringraziare l’autore Vito Bruschini per il lavoro fatto in “La strage, il romanzo di Piazza Fontana” e il suo editore che ancora una volta non si è tirato indietro.

Sandra Pauletto

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