The Joy Of Nature – Until Only The Mountain Remains
Anno: 2020
Paese di provenienza: Portogallo
Genere: ambient/ folk
Membri: LC + collaborazioni
Casa discografica: Dornwald Records
- Even The Floating World Will Pass
- Rotten Axle – Handle Mountain
- Taking Leave To A Friend
- Gazing At The Cloud Line
- The Girl With The Razor
- The World Of Dew
- Broken Tablets
- Fallen From A Field Of Stars
- These Things Can Knock On The Heads Of Everyone
- Row Row Row Your Boat
- Mar Eterno
- Nothing Here To Make Us Sad
- Wait For Me By The Winter Stream
The Joy Of Nature. Dal Portogallo. Per la precisione da quella meraviglia che è l’arcipelago delle Azzorre, che per chi non lo sapesse è una regione sperduta nell’Oceano Atlantico. Magica, incontaminata e ricca di paesaggi straordinari. Un paradiso terrestre verde e lussureggiante a metà strada tra l’America latina e la Nuova Zelanda. Se andando su Google avrete osservato di cosa sto parlando, potreste essere assaliti da una sensazione di pace interiore alla vista di quei paesaggi placidi e rilassanti, da cui sembra già di sentire riecheggiare il fluire dell’acqua di una piccola cascata. Riempiti di questa visione ora dovreste chiudere gli occhi mentre ascoltate The Joy Of Nature, nome che già rappresenta un ottimo viatico. Cambiando discorso per un attimo, in questo periodo di quasi completa segregazione casalinga, cerco di non farmi assalire dalla tristezza e dalla malinconia tenendo il morale alto con film adrenalinici, cyclette, addominali e musica energica. Tuttavia devo dire che il qui presente progetto di LC (ormai in attività dal 1999!) porta con sé un tentativo non trascurabile di astrazione completa dalla confusione circostante. Uso il termine “confusione” piuttosto che “carneficina” perchè è chiaro che l’ascolto di Until Only The Mountain Remains non si ferma ad uno scopo quarantena terapeutico. Concedetevi un momento e immergetevi nelle acque delle foreste azzorriane per sgombrare la mente da ansie e paure.
Il rilassante sentiero musicale di The Joy Of Nature si addentra nel cuore del bosco,sgorga su sassi levigati e si getta delicatamente nei corsi d’acqua, sballottati qua e là dalla corrente. Così, cullati e coccolati, forse arriverete alla vostra riscoperta. La scaletta di Until Only The Mountain Remains (titolo rubato ad un poema taoista) è un susseguirsi continuo, quasi indistinguibile, di suggestioni, contemplazione e suoni rigeneranti, in cui non contano tanto l’alternanza delle tracce, tra le quali la voce compare e scompare senza schemi prefissati, di suggestioni, ma il coinvolgimento totale dell’ascoltatore nell’atmosfera. I rumori della natura accompagnano talvolta gli arpeggi grigiastri e una voce profonda, mai sopra le righe, che volge lo sguardo sia all’ambient che al folk. L’estrema formalità e la sobrietà con cui i vari elementi si fondono compone un tessuto sonoro perfetto, senza cali di tensione o sbalzi grossolani, il che rende l’ascolto non solo piacevole ma anche di una certa qualità. Perdetevi nei dieci minuti di The World Of Dew, fatevi prendere per mano dal luccicante mistero di Rotten Axle – Handle Mountain, o dondolatevi in Taking Leave Of A Friend, il cui testo parlato vi ricorderà i Pink Floyd nella fase conclusiva della loro produzione.
Non un disco per divertirsi, non un disco per deprimersi, un disco per prendersi un attimo e rilassarsi. Curiosamente i poemi a cui LC si è ispirato per i testi di Until Only The Mountain Remains appartengono a poeti che hanno scritto in isolamento. Che questo possa servirvi per esorcizzare la brutta situazione che ci sta capitando.
P.S.: e nel frattempo vi sentite pure un bel disco!
Voto: 9
Zanini Marco