Recensione: Coffee Bob di Luca Ferretti (Dialoghi)

Recensione: Coffee Bob di Luca Ferretti (Dialoghi)

 

Alcune storie hanno il potere di entrare pian piano dentro l’anima, di scavarci dentro erodendo la nostra scorza come fa l’acqua con la pietra. Lo fanno in maniera discreta ma senza chiedere il permesso, lo fanno quasi in punta di piedi ma una volta che si sono accomodate nel nostro cuore non se ne vanno più, restano lì, riposano silenti per poi svegliarsi e sussurrarti quelle emozioni che a guardare bene non si erano mai sopite del tutto. Una di queste storie è quella raccontata in “Coffee Bob” (Dialoghi), l’ultimo libro di Luca Ferretti, che una volta letto resterà indelebilmente impresso nell’animo del lettore. La copertina già ci fa intuire come andrà a finire la storia, la sedia elettrica che vi è rappresentata fa ben capire quale destino sta attendendo il protagonista. Ma chi è il protagonista? Perché il suo destino è una sedia elettrica in uno sperduto carcere del Texas? Partiamo dalla fine, che poi non è che l’inizio del libro, quando un ormai anziano e stanco Robert Clemont ha consumato il suo ultimo pasto e ha vergato le ultime parole sulle pagine del suo libro-diario, quando il Capo Sanders lo va a prendere per accompagnarlo nei suoi ultimi passi, nei suoi ultimi istanti di vita. Ma chi è quindi Robert Clemont? Cosa avrà mai fatto per meritarsi la pena capitale? In questo libro Robert ci racconta la sua vita, condivide con il lettore i suoi drammi, i suoi dolori, i tormenti che lo hanno trasformato da tranquillo ragazzino di uno sperduto paesino texano, Carrizo Springs, in un serial killer che correggeva il suo caffè con il sangue delle vittime. Questo è un romanzo in cui si parla di sentimenti, di emozioni, di abusi, di bullismo, di paura, e di tanto altro ancora. Pur nella sua relativa brevità è un libro di grande spessore, scritto molto bene. Luca Ferretti, nel romanzo ci racconta anche alcuni degli aspetti di quegli Stati Uniti d’America che nel bene e nel male fanno parte del nostro immaginario collettivo. C’è l’America rurale dei piccoli centri abitati dalla forte connotazione agricola, come può essere Carrizo Spring, e c’è, come contraltare, la grande metropoli, la caotica e tentacolare New York. Tutte le ambientazioni ci vengono descritte in maniera precisa e puntuale senza però essere mai d’intralcio alla linea narrativa, ma facilitandoci l’immedesimazione. Anche la caratterizzazione, sia fisica che psicologica, dei personaggi che via via incrociano la vita di Robert, è completa, puntuale e molto molto precisa. Come sempre la collana Grida proposta dalla casa editrice Dialoghi ci regala un’opera di grande livello, ci regala un libro emozionante, coinvolgente ed affascinante. É importante dare il giusto tributo ad una casa editrice che sta dando spazio ad autori, tra cui appunto Luca Ferretti, che meritano di calcare la scena letteraria e di vedere pubblicati i propri lavori che senza la lungimiranza e la competenza di questa casa editrice farebbero fatica ad emergere.

 

David Usilla

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.