PRESENTAZIONE: SKIRA- GOYA CUADERNO C
Per chi si interessa d’arte il catalogo prodotto da Skira in collaborazione con il museo Nacional del Prado è, semplicemente per la qualità e novità del prodotto, un gioiello venduto in libreria (280 pagine – € 39,00 formato 22,5 X 16,2 cm – 130 immagini cartonato).
Il cuaderno C è una pubblicazione inedita in quanto di Francisco Goya erano già stati pubblicati diversi quaderni, ma il “c” mancava. Un’opera preziosa che riporta ben centotrenta disegni del maestro, completi di didascalia.
In appendice del volume troviamo un’analisi critica dell’opera firmata dello storico dell’arte e Direttore del dipartimento disegno e stampa del museo National del Prado: Josè Manuel Matilla Rodriguez.
Il volume edito da Skira è una preziosa riproduzione fedele del cuaderno originale. È importante sottolineare quindi che il maestro Goya aveva assemblato lui stesso il cuaderno utilizzando la carta spagnola, molto più economica rispetto a quella usata per gli altri quaderni.
Nel “cuaderno c” possiamo ammirare il lato “nascosto” del maestro, dove lontano dagli obblighi dei lavori su commissione dà libero sfogo alla sua arte, rappresentando graficamente quanto gli era più vicino o quanto detestava.
Non potendo classificarli per bellezza o importanza, essendo tutti ugualmente preziosi, ci limitiamo a segnalare qualche argomento raffigurato nel cuaderno c in cui, in qualche modo, predomina la presenza religiosa ma in senso lato. Goya “parla” infatti tra le altre cose di inquisizione, della vita monastica ma sempre con una valenza critica.
Nel cuaderno c’è anche una sezione in cui la tematica è legata alla notte.
Ci permettiamo di sottolineare anche la sezione relativa a svariati mendicanti, ricordando che in quel periodo il maestro era in difficoltà economica (come sappiamo anche grazie al tipo di carta usata per il quaderno stesso) quindi le loro raffigurazioni acquista, forse, un “valore” diverso.
Il cuaderno c creato indicativamente tra il 1808-1820 è una finestra preziosa su quel periodo storico, che grazie a Skira possiamo avere il privilegio di tenere in casa.
Sandra Pauletto