Hate & Merda – Ovunque Distruggi
Anno: 2022
Paese di provenienza: Italia
Genere: post metal/ sludge
Membri: UNN27 – incudini e martelli; UNN2 – corde di ferro e vocali
Casa discografica: Toten Schwan Records, Breathe Plastic Records, Dio Drone
1. Il Lungo Addio
2. Zoster
3. Andrà Tutto Muori
4. Ovunque
5. Un Coltello Sotto Il Letto Divide Il Dolore In Due
6. Peculiar Cerbero
7. Cardioide
8. Sotto Voce
9. Incontrovertibile
In principio c’era un’idea, completa ed organica, pronta per essere diffusa, poi la pandemia con i suoi momenti di stasi forzata. Tutta la negatività è fuoriuscita dal forziere ricolmo di morte e sconforto che ha tenuto sotto scacco il pianeta in questi ultimi due anni ed è serpeggiata fino all’anima degli Hate & Merda. Il prodotto della loro creatività si è alimentato di questo liquame emotivo dilatandone le percezioni e portando i due musicisti ad un ripensamento. Ovunque Distruggi ha ottenuto una nuova forma proprio a causa dell’attesa che ha costretto gli Hate & Merda a riflettere, e questo infine è il dono ruvido che i nostri fanno a tutti gli errori dell’umanità.
Gli Hate & Merda sono diventati un’istituzione nel panorama underground italiano e non solo. Ovunque Distruggi è il loro terzo album che ne testimonia la crescita continua e l’indiscutibile capacità di trasformare sentimenti in musica, che è sempre violenta, nichilista e dolorosa.
In fin dei conti dopo anni e anni di rumorismi, superate ricette già consolidate, a rimanere come fulcro creativo c’è l’abilità nel creare atmosfere che sospingano nella loro intensità sentimenti di qualunque tipo. Negli Hate & Merda, il filo continuo rappresentato dallo sludge che, grasso e pesante, cerca di adattarsi straziante agli echi disillusi dell’industrial, in reiterati e acuminati fischi di chitarra, le sensazioni più evidenti sono quelle legate ad una rabbia e ad una sofferenza che paiono a lungo represse nell’anima, come le chitarre scure che circondano e chiudono l’essenza delle parole, quasi a proteggerle dai pericoli esterni. Visioni di spazi aperti in cui si perdono i suoni come echi in una foresta, che si fanno più concitati disorientando l’ascoltatore.
Caos indubbiamente, odio ovviamente, ma permane in Ovunque Distruggi l’impressione di un gesto distruttivo che vuole scuotere, far capire in che cazzo di condizione ci siamo ridotti. La nobiltà del gesto racchiuso nel disco rappresenta l’essenza di ciò che mi hanno trasmesso con Ovunque Distruggi gli Hate & Merda; band che volente o nolente ha saputo articolare una certa critica sociale, a partire dal nome abbreviato (H&M), arrivando all’ironia della sorte di pezzi come Andrà Tutto Muori, screditando l’ipocrisia manipolante di certi slogan. Sono sicuro che si potrebbe stare qui a parlare ore del fragore con cui si abbatte Zoster o Un Coltello Sotto Il Letto Divide Il Dolore In Due, brani mastodontici e apocalittici, ma qui a fare la differenza sono anche incursioni melodiche inaspettate e riuscitissime come Ovunque e Sotto Voce, testimonianza dell’animo benevolo degli Hate & Merda e del fatto che dentro vogliano custodire una speranza più forte di ogni sopruso o attentato alla vita. Guardare dritto negli occhi il mostro e ridergli in faccia. La scelta degli Hate & Merda li ha ripagati alla grande.
Voto: 10
Zanini Marco