“Un caffè per l’assassino” Pamela Luidelli – Edizioni Horti di Giano

 “Un caffè per l’assassino” Pamela Luidelli – Edizioni Horti di Giano

 

Con grande piacere recensisco il romanzo giallo ma con sprazzi decisamente umoristici di Pamela Luidelli: “Un caffè per l’assassino” perché merita assolutamente un passaparola oceanico.

Si tratta della seconda avventura della adorabile Beatrice Testaccio, ma per quanto vi consigli vivamente di leggere anche il volume precedentemente, intitolato “Un caffè per la vittima”, sempre edito da Horti di Giano, vi posso assicurare che questa seconda avventura sta in piedi da sola, il mio consiglio è solo dettato dal fatto che è un peccato non leggerlo, e non perché sia fondamentale per seguire la trama.

Beatrice Testaccio è la protagonista della serie attorno alla quale, in questa avventura, ruotano una serie di “personaggi minori” ugualmente imperdibili perché ben caratterizzati e originali già a partire dai nomi.

Troviamo Infatti ad esempio una certa “Contessa” così chiamata per le caratteristiche del suo linguaggio decisamente colorito, “degno” appunto per contrasto di una Contessa, ma facciamo conoscenza anche con un certo Spaccarotelle, che a mio avviso, al posto delle rotelle avrebbe dovuto avere altro…oltre ovviamente alla Testaccio, che in effetti ha una vera testaccia dura!

 

Pamela Luidelli riesce ad unire il giallo e lo humor in maniera superba, non posso dire di aver riso, ma sorriso di gusto Sì, ed è raro che un libro riesca a farlo.

Il romanzo si sviluppa nel paesino di “Castel Lassù” cittadina immaginaria idealmente collocata sul lago Maggiore.

La storia è un concatenarsi di eventi, che a partire da una sorta di lotta tra due bar pasticcerie vicine per accaparrarsi il maggior numero dei clienti, porterà a ben altri scenari.

Una trama intricata, mai banale, che tiene sempre alta l’attenzione del lettore, cosa resa assai semplice e piacevole dalle avventure e disavventure della Testaccio, a cui pare venga più che naturale ficcarsi nelle situazioni più incredibili.

Come ogni buon libro giallo che si rispetti c’è la presenza di un morto e di un’indagine per scoprire chi sia stato ad uccidere lo sfortunato, e lo scopriremo un pezzetto alla volta, confessione dopo confessione, dettaglio dopo dettaglio.

La sotto trama del libro, di cui non svelo nulla, attira la curiosità del lettore quando la trama stessa, e questo dimostra quanto Pamela Luidelli  abbia ottime capacità narrative.

Il libro è medio lungo, trattandosi di più di 300 pagine, ma credetemi volano via, e alla fine la curiosità del lettore sarà stata appagata, l’indagine risolta, ma sentirete la mancanza della Testaccio,  al quale è assolutamente impossibile non affezionarsi.

Personalmente io ho anche profondamente adorato la “Contessa” personaggio che parlando fuori dei denti, senza pietà, fa sorridere e ti vien voglia di applaudirla perché “Quanno ce vo ce vo!”

Comprate “Un caffè per l’assassino” senza timore e quando lo avrete letto vi unirete al coro:

Beatrice Testaccio una di noi!

Sandra Pauletto

 

 

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