Oscar 2018 – L’Academy premia la critica alla società americana.

Oscar 2018

Gli Oscar di quest’anno hanno messo soprattutto in luce i film entrati più recentemente nelle sale italiane e quindi più impressi nella nostra memoria. A condurre la magica serata ancora una volta Jimmy Kimmel (conduttore del Jimmy Kimmel Live!, talk show serale di ABC). Film simbolo dell’anno La Forma Dell’Acqua – The Shape Of Water con ben tredici candidature che gli hanno fruttato quattro statuette, il massimo in questa cerimonia. Per quanto riguarda l’opera di Del Toro il premio come miglior film era prevedibile per via dei toni, seppur politici ed impegnati, più che altro favoleschi e rassicuranti, che lo attestavano come titolo più hollywoodiano della lista. Tutto sommato un premio meritato, vista anche la sua grande qualità. Non sono dello stesso parere per la miglior regia, una categoria in cui avrebbe dovuto stravincere Christopher Nolan per il gioiello bellico Dunkirk, che ha portato a casa ingiustamente solo statuette tecniche.

Jimmy Kimmel, presentatore della novantesima edizione degli Oscar.
Guillermo Del Toro premiatissimo per il suo La Forma Dell’Acqua – The Shape Of Water.

Miglior attore protagonista Gary Oldman per la sua interpretazione di Winston Churchill ne L’Ora Più Buia. Un film che non ho visto, performance che quindi non posso giudicare, ma mi sento di dire che un attore come questo, dopo una carriera fatta di grandi ruoli, abbia meritato un Oscar. Chiamati sul palco anche due eroi di Tre Manifesti A Ebbing, Missouri: Frances McDormand per la sua straordinaria prova da attrice protagonista e Sam Rockwell, come attore non protagonista, per il ruolo dissacrante del poliziotto Jason Dixon.

La grandissima Frances McDormand.
Gary Oldman
Sam Rockwell

Migliore attrice non protagonista a Allison Janney nel film Tonya, che però non ho visto. L’Academy ha ritenuto giusto attribuire la miglior sceneggiatura originale a Scappa – Get Out, a mio avviso sovrastimato e non meritevole delle tante nomination ricevute; un premio che avrei dato a Tre Manifesti A Ebbing, Missouri. C’è un po’ di Italia agli Oscar 2018 grazie a James Ivory che ritira la miglior sceneggiatura non originale per Chiamami Col Tuo Nome di Luca Guadagnino. Premiato il cileno Una Donna Fantastica tra i film stranieri che così strappa l’Oscar al bellissimo The Square, mentre non è certo una sorpresa vedere un cartone Disney, in questo caso Coco, vincere il miglior film d’animazione e la miglior canzone. Blade Runner 2049 (per quanto mi riguarda la cosa più bella vista nelle sale nel 2017) è stato ignorato pesantemente dall’Academy che gli ha riservato poche nomination tutte tecniche, in cui almeno si è potuto distinguere per la miglior fotografia, grazie al lavoro immenso di Roger Deakins, e per i migliori effetti speciali. Per il miglior montaggio serviva un film serrato ed intenso e infatti ecco il primo premio per Dunkirk.

Dunkirk e i suoi caccia che sfrecciano nel cielo lasciandosi alle spalle scie assordanti. Rumori che faremo fatica a dimenticare, insieme agli arrangiamenti di Hans Zimmer.
La fantastica fotografia di Roger Deakins in Blade Runner 2049.

Per capire quanto sia stato spinto La Forma Dell’Acqua – The Shape Of Water si dovrebbe riflettere sul premio attribuito per la miglior scenografia, che avrebbero meritato maggiormente Dunkirk o Blade Runner 2049. Lo stesso discorso vale per la migliore colonna sonora, ingiustamente data al film di Del Toro quando si sarebbe potuto evidenziare il lavoro rivoluzionario di Hans Zimmer nella pellicola di Nolan. Altre due statuette a Dunkirk per il miglior sonoro e montaggio sonoro, mentre l’ultimo di Paul Thomas Anderson, Il Filo Nascosto, grande atteso di questa cerimonia, si è dovuto accontentare dei migliori costumi. Miglior trucco e acconciatura a L’Ora Più Buia, dove Gary Oldman si è dovuto sottoporre a estenuanti ore di trucco che hanno dato risultati stupefacenti. Miglior documentario a Icarus di Bryan Fogel, miglior cortometraggio documentario a Heaven Is A Traffic Jam On The 405 di Frank Stiefel, miglior cortometraggio a The Silent Child di Chris Overton e Rachel Shenton e miglior cortometraggio d’animazione a Dear Basketball di Glen Keane e del leggendario Kobe Bryant!

Oscar 2018 che vedevano, già in fase di nomination, titoli che hanno saputo affrontare tematiche quali il razzismo, la solidarietà verso le minoranze e i problemi della società americana. Film che bene o male hanno tutti portato a casa dei premi. Snobbati però dalle nomine maggiori Dunkirk e Blade Runner 2049, due lavori che a mio avviso avrebbero meritato di più.

Zanini Marco

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