Confessioni di un ciclista mascherato – Recensione

Confessioni di un ciclista mascherato

ciclistaUscito per la prima volta nel 2017 edito da Piemme (ristampato poi da Pickwick) è un libro denuncia sul discusso mondo del ciclismo. L’autore è anonimo ma il libro è tradotto da Maria Maresca e vanta la collaborazione di Antoine Voyer. Possiamo quindi restringere il cerchio sull’anonimo autore escludendo che sia italiano e ipotizzando che sia francese vista la nazionalità del curatore, noto allenatore di ciclisti. d’alto spessore.

Il quadro che esce sul mondo del ciclismo da queste pagine credo non sia nuovo a nessuno. Uno sport a suo modo estremo dove per arrivare primo tra i primi sei costretto ad assumere sostanze illegali.

La giustificazione è la solita “lo fanno tutti”.

Lo stesso autore afferma di averne fatto uso e di aver dato qualche “magica borraccia” ad un giovane ciclista che in quella gara ha raggiunto il miglior piazzamento della carriera.

Libro scritto in prima persona, ma con il coraggio del codardo, che fa il nome dei suoi colleghi che hanno assunto sostanze restando però nell’anonimato .

Il ciclismo è uno sport faticoso, solitario e sottopagato dove solo chi arriva primo può aspirare a compensi più sostanziosi, sempre se la squadra per cui pedala ha i soldi e gli sponsor in grado di garantire compensi a più zeri.

Sostanzialmente quindi un libro che non dice nulla di nuovo, ma che ha il coraggio di puntare il dito non solo sugli atleti ma anche su medici che li seguono, primi colpevoli e consapevoli dell’uso di sostanze.

La competizione estrema ha rovinato questo sport che sappiamo avere problemi di doping già al livello amatoriale perché non esiste solo il Tour de France e il giro d’Italia ma gare minori praticamente giornaliere.

Il vero ciclista a mio parere non è chi compete per essere primo nelle gare ufficiali dai chilometraggi impossibili, obbligato ad assumere sostanze chimiche per reggere la fatica disonorando il ciclismo ma chi lontano dai riflettori e da una qualsiasi aspirazione di celebrità pedala con le sue forze senza dover render conto a nessuno.

Sandra Pauletto

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