NESSUN RICORDO MUORE di Maria Masella – Recensione

NESSUN RICORDO MUORE di Maria Masella edito da Fratelli Frilli Editori

Maritano

Spigoli. Un continuo correre contro gli spigoli, pagina dopo pagina. Poco di morbido troviamo in questo nuova romanzo di Maria Masella, che niente ha in comune con le storie del personaggio di Mariani a cui, da anni, ci aveva abituato.

Una nuova partenza, due nuovi personaggi che dimostrano le innegabili abilità di scrittura dell’autrice, che snaturando se stessa si cimenta in un giallo dalle tinte forti, dove i minori sono le vittime, e gli adulti, sono un tempo, stati minori.

Teresa Maritano e Marco Ardini sono i nuovi personaggi usciti dall’abile penna di Maria Masella.

La storia inizia ma è già iniziata, c’è già un passato, c’è già un trascorso. Le cose si scoprono poco alla volta, tassello dopo tassello fino all’ultima pagina.

Il Commissario Marco Ardini è secondo il mio punto di vista un personaggio insopportabile, e le motivazioni del suo carattere che poi si scoprono, personalmente non mi sono bastate a farlo diventare simpatico. Ruvido, autoritario, spigoloso e tutto sommato, incapace anche nel lavoro, dove infatti si fa aiutare da Teresa Maritano, dalle doti riflessive spiccate, già sua collega, in un passato da poco trascorso. Lui ha solo rabbia. Comanda, alza muri su muri. Dovrebbe farmi tenerezza al dunque, ma con me non funziona, resta antipatico e dal comportamento inaccettabile.

Storia intrigante, che si nutre di dettagli, incroci, colpi di scena. Ripartenze inaspettate da prendere al balzo solo da chi non ha più niente da perdere.

Due bambine speciali, legate da un’ amicizia pura, rara nel mondo degli adulti, senza pregiudizi, senza recriminazioni, accettano l’un l’altra i limiti fisici o mentali, aiutandosi tra loro, dove il mondo non sa far altro che puntare il dito.

Due bambine con un segreto così grande che nessuno deve conoscere, neppure le loro madri.

Ma non ci sono soltanto le bambine, ci sono gli adulti, senza scrupoli, poco svegli. Rapiscono una delle due minori, e parte una lotta contro il tempo per ritrovarla.

Scrittura tesa e spigolosa come già detto, che ti porta avanti con la durezza di chi sa che può permetterselo. Il lettore è catturato e continuerà a leggere fino alla fine, al costo di sbucciarsi gomiti e ginocchia.

Prova magistrale di Maria Masella che è stata capace di creare un giallo che spererei venga presto tradotto per farsi leggere come minimo dai “vicini” a stelle e strisce.

Sandra Pauletto

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