Rebecca Dautremer

Rebecca Dautremer

Rebecca Dautremer

 

 

“La lettura non ha bisogno dell’aiuto dell’immagine, dato che un testo funziona sempre da solo. Le illustrazioni però possono indicare nuovi percorsi, imporre pause” (Rebecca Dautremer)

Mi piace entrare in punta di piedi, in silenzio, nel mondo fantastico di Rebecca, lasciare che le forme, le linee, i colori fluiscano lentamente, assaporare e godere dei particolari, e farmi trasportare dalla poesia senza parole delle immagini, che cristallizzano come in un sogno bizzarro senza fine.

Come diceva Italo Calvino. “ Non è detto che le fiabe debbano essere destinate solo alla fantasia dei bambini, la fiaba riguarda anche gli adulti. I personaggi e le immagini delle fiabe rimangono nella memoria e alimentano la fantasia della gente, piccoli e grandi”.

E forse, mai come nelle opere della illustratrice francese, gli adulti sono attratti e affascinati in modo così forte.

Rebecca è nata a Gap, i Provenza, nel 1971. Dopo aver frequentato un corso di grafica a l’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, fa le prime esperienze come illustratrice per la casa editrice Gautier-Languereau.

Vive a Parigi con il marito Tai-Marc Le Thanh, scrittore per ragazzi, e i tre figli. Di animo malinconico, Rebecca trova nell’umorismo del marito una compensazione nei lavori fatti insieme alleggerendo le atmosfere a volte cupe e tristi.

“Non mi interessano tanto i colori, poco importa se il disegno sarà in prevalenza rosso o giallo, quello che mi interessa sono le luci, i contrasti, il chiaroscuro”.

La passione, fin da ragazza, per la fotografia emerge chiaramente in questa affermazione della Dautremer, che ammette anche di subire il fascino dei pittori fiamminghi come Brueghel, Bosch e Vermeer.

Il suo primo lavoro è del 1995 quando illustra “L’Enfant espion” di Alphonse Daudet, e “La chèvre aux loups” di Maurice Genevoix.

Nel 2003 pubblica il suo primo lavoro di illustrazioni: “L’amoreux”.

Nel 2004 illustra i quattro volumi “Princesses oubliéès ou inconnues” di Philippe Lechermeir.

 

 

Nel 2005 realizza in collaborazione con il marito “Cyrano” ambientando però la storia in Asia, ispirandosi al Giappone dopo aver visto il film “La foresta dei pugnali volanti”.

Cyrano

 

Nel 2006 realizza “La tortue géante des Galapagos”

Nel 2007 assieme al marito riprende la storia della strega delle favole russe: Babayaga. In Italia viene pubblicata da Donzelli editore.

Babayaga

Nel 2008 con la scrittrice belga Odile Weulersse ambienta nel Mahgreb un’altra fiaba magica: “Nasredin”.

 

Nasredin

Nel 2009, sempre con il marito pubblica “Elvis” ispirandosi al re del Rock e ambientando la storia nel Mississippi. Anche questo libro viene pubblicato in Italia da Donzelli.

Elvis

Nel 2010 collabora nuovamente con lo scrittore Philippe Lechermeir per “il diario segreto di Pollicino”.

Il diario segreto di Pollicino

Nel 2011 illustra la celebre opera di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie” pubblicata da Rizzoli.

Alice nel paese delle meraviglie

 

Nel 2012 Rebecca fa un omaggio a se stessa, e ai sempre più numerosi estimatori, quando riunisce in un unico volume molti personaggi tratti dai suoi lavori e crea un fantastico teatro immaginario dove farli muovere. L’opera pubblicata da Rizzoli s’intitola. “Il piccolo teatro di Rebecca”.

Il piccolo teatro di Rebecca

Sempre nel 2012 Rebecca vince la resistenza di Alessandro Baricco e riesce ad illustrare il romanzo “Seta”.

Nel 2014 ancora con Philippe Lechermeir illustra “Una Bibbia”.

Una Bibbia

 

 

Nel 2016 Rebecca, e suo marito, in “Dautremer (e viceversa)” offre una visione completa a trecentosessanta gradi di tutto il suo lavoro noto ma anche inedito.

Dautremer (e viceversa)

 

Yeti  è l’ultimo lavoro di Rebecca Dautremer e Tai-Marc Le Thanh. Un viaggio verso l’Himalaya, di una ragazza ossessionata dallo Yeti, metafora per indagare dentro se stessa.

Yeti

 

Alberto Zanini

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