Diablo il grande volume 11 Dylan Dog

diabloTitolo: Diablo il grande

Anno: 1987

Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi

Disegni: Luca dell’Uomo

Copertina: Claudio Villa

 

Eccoci arrivati all’undicesimo appuntamento con il nostro amico Dylan Dog, investigatore dell’orrore londinese.

La nostra storia comincia in un piccolo paesino oltreoceano, precisamente in Texas nel 1984, dove in un teatrino di periferia un prestigiatore sta per compiere il suo numero migliore… il trucco della

“donna decapitata”.

La “sfortunata” protagonista è Corinna, assistente e fidanzata dell’illusionista che si sdraia sul tavolo pronta a perdere la testa… ma questa è una serata “no” per il   mago Diablo… Diablo il grande!!

…perde l’attimo e manda in malora un trucco che stava anche riuscendo piuttosto bene…

Accompagnato dai fischi e urla del pubblico Diablo si ritira nel camerino dopo che l’impresario del teatro gli dà il benservito, e nell’ombra uno strano amico lo aspetta… un certo Erich, che accusa l’assistente per il fallimento del suo amico mago e propone come soluzione quella di eliminare la ragazza per ingraziarsi lo spirito della madre di Diablo, ormai passata a miglior vita, in modo che fallimenti come quella sera non si ripetessero più…

 

Inorridito dalla proposta folle dell’amico il mago si oppone, ma Erich è così sicuro che la madre di Diablo approverebbe che non ha la minima esitazione a portare a termine da solo l’oscuro progetto.

Tre anni dopo ritroviamo il nostro mago ad esibirsi in uno dei teatri più importanti di Londra, e fra gli applausi e le risa di stupore scorgiamo il nostro eroe in compagnia della bella di turno che si gode lo spettacolo.

Spettacolo che sembra entusiasmare il nostro eroe, che si esalta come un bambino quando la sua ragazza viene scelta come cavia,ancora per il famoso numero della “donna decapitata”.

Così Vivien si avvicina al palco , ma appena il mago la guarda in viso rimane come folgorato!!!! Corinna!!!!! Oh… no…. non è lei non può essere ma…. è praticamente identica!!!!

Diablo da grande illusionista,maschera il suo turbamento, ma anche questa volta il numero non gli riesce e cade a terra svenuto tra lo stupore del pubblico.

L’impresario,come in un ritorno al passato, solleva dal contratto un mago che sembra schiacciato dalle proprie illusioni, e dal buio appare come tre anni prima Erich.

Non c’è nemmeno bisogno che pronunci verbo, tutti quanti sappiamo cosa ha da dire questo buffo ometto pericoloso come un diavolo… e anche questa volta non si tira indietro nel sacrificare Vivien per ingraziarsi il successo del suo amico mago.

Chiamato dal suo amico Bloch,Dylan corre a casa della fidanzata dove trova oltre che la scientifica impegnata nei rilevamenti del caso una piuma bianca….

Vediamo il nostro investigatore tornare scuro in volto nella sua casa di Craven Road, e mentre Diablo riacquista il posto nel teatro, Dylan cerca di capire come diavolo poteva essere finita una piuma bianca sul luogo del delitto.

Anche grazie all’assistenza del suo fedele amico Groucho, riesce a confermare i suoi sospetti ed anche i nostri… quella piuma bianca apparteneva ad una tortora, comunemente usata negli spettacoli di magia, almeno così diceva il libro di ornitologia trovato tra le centinaia di volumi presenti nella personale biblioteca di Dylan.

Il suo quinto senso e mezzo si fa sentire a gran voce e lo trascina nuovamente nel teatro dove Diablo si esibisce quella sera e questa volta è lui ad offrirsi come volontario per assistere il mago, protagonista di una grande performance che lascia quasi tutti senza parole.

Illusione e realtà si fondono in un’esperienza unica,che fanno davvero di Diablo un grande mago,capace di mostrare quello che non esiste, ma di farlo talmente bene che non si riesce a capire il confine tra verità ed illusione. Il nostro mago esce fra l’entusiasmo dei paganti ma nel camerino l’aspetta ancora una volta il suo oscuro amico che si congratula per il successo della serata ribadendo che la madre defunta chiede ancora sacrifici per non far spegnere le braci del successo.A farne le spese è una giovane prostituta, che stranamente assomiglia a Vivien che assomigliava a Corinna, ma questa volta non tutto andrà liscio come l’olio… Erich si lascia alle spalle un testimone, che in cambio di una bottiglia di liquore rilascia a Bloch un perfetto identikit del misterioso assassino. Quella notte stessa il nostro investigatore si introduce di nascosto nei camerini del teatro in cerca di qualche indizio che possa avvicinarlo alla risoluzione del caso: quella piuma bianca è l’unico indizio e lo porta ripetutamente a pensare che Diablo c’entri in qualche modo. Ma Dylan non trova niente di incriminante, solo trucchi scenici e vecchie fotografie di spettacoli svolti nei teatri di mezzo mondo.

Sconsolato fa per tornarsene a casa prima che qualcuno lo scopra e incrociando un giornalaio viene attirato dai titoli della prima pagina del quotidiano locale: “QUEST’UOMO E’ L’ASSASSINO”

e sotto campeggiava il ritratto di Erich….Dylan guarda la pagina perplesso…. dove aveva già visto quell’uomo??? Era sul punto di buttare il giornale e tornare finalmente a casa quando un fulmine lo colpisce come un maglio…. le foto trovate nel camerino di Diablo!! Ecco dove lo aveva già visto…ma nelle foto era…. un pupazzo da ventriloquo….

La fine della storia la lasciamo alla curiosità del lettore…. è una strana storia fitta di illusioni e fantasie dove non si capisce fino in fondo quale sia la verità e la finzione, il mago ed il pupazzo… sappiamo solamente che non sempre le cose sono come sembrano e che un mago,anche se padrone dei propri trucchi e delle proprie abilità,risulta inerme nei confronti di un fantasma antico come può essere l’amore di una madre sbagliata che muove le mani assassine di una marionetta in suo potere.

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