Torino: Operazione secondo tempo di Rocco Ballacchino (Fratelli Frilli Editori)

Torino: Operazione secondo tempo di Rocco Ballacchino (Fratelli Frilli Editori)

 

Una cosa è certa, leggere un libro sapendo che probabilmente sarà l’ultimo capitolo di una serie a cui ti sei affezionato fa sicuramente un certo effetto, un pò come l’ultimo giorno che passi con amici che sai non rivedrai forse mai più. Fin dal sottotitolo: “Finale di partita per Crema e Bernardini”, Rocco Ballacchino sembra mettere sull’avviso i suoi lettori, mettendo in chiaro che la serie è arrivata alla sua conclusione. Come sempre Rocco Ballacchino parte dalla cruda realtà per imbastire poi la trama del suo romanzo.  Questa volta va ad indagare il mondo dei rider, ragazzi che, in bicicletta o motorino, consegnano a domicilio il cibo per conto delle piattaforme di food delivery. Come molti fatti di cronaca narrano, è un mondo che ancora non è sufficientemente tutelato a livello normativo e questo fa sì che gli operatori siano sottoposti a regimi di semi schiavitù. In questo contesto un ragazzo impegnato nella battaglia sindacale per una maggiore tutela dei rider viene trovato morto. Crema e la sua squadra dovranno fare luce muovendosi in un ginepraio fatto di situazioni al limite della legalità e di rapporti umani indecifrabili. Crema oltre che con il caso dovrà fare i conti con un momento delicato della sua vita privata che pare dare inizio, come dice in qualche modo il titolo, un secondo tempo della vita di Sergio Crema tutto da giocare in un contesto di vita nuovo e non privo di incognite. Alla fine in un modo o nell’altro tutte le storie in sospeso troveranno il loro finale, tutti i punti di domanda troveranno risposta e Sergio Crema potrà ripartire per con nuove ritrovate certezze lungo il cammino della vita. Il personaggio di Crema è molto ben costruito, fin dai primi capitoli della serie lo si può apprezzare per la sua ironia, il suo intuito e per il suo amore verso il proprio lavoro ed è cresciuto molto, si è evoluto, con il passare del tempo e delle indagini. Lo stile di scrittura di Rocco Ballacchino è sempre molto fluido, chiaro, venato di sana ironia, descrittivo il giusto e molto abile nella costruzione di dialoghi che rendono la narrazione piacevole ed avvincente. Il teatro della storia è Torino che però sta in disparte, fa solo da cornice senza diventare mai protagonista. Ormai la Fratelli Frilli Editori è sinonimo di qualità, di proposte interessanti, intelligenti e piacevoli. Ogni autore che questa casa editrice propone entra nei cuori dei lettori in maniera completa, questo significa che il lavoro di scouting è fatto in maniera molto seria e professionale. Lettura che non posso che consigliare a tutti gli amanti dei bei libri gialli e delle belle storie in genere.

David Usilla

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