To Die On Ice – Una Specie Di Ferita – Tutto Quello Che Ci Resta.

To Die On Ice – Una Specie Di Ferita

Anno: 2022

Paese di provenienza: Italia

Genere: dark jazz/ post hardcore

Membri: Alessandro – batteria; Andrea – sax; Filippo – voce e chitarra; Simone – basso

Casa discografica: E’ Un Brutto Posto Dove Vivere, Grandine Records, Non Ti Seguo Records, Weird Side

1. #Fisting – Come Una Palude

2. #Anal – Tutto Quello Che Ci Resta

3. #Cumshot – Un Efferato Fatto Di Sangue

4. #Squirt – Una Città In Fiamme

5. #Facial – Il Tempo Sprecato

6. #Threesome – Le Labbra A Morsi

7. #Bukkake – La Forma Esatta Delle Nuvole

8. #Dirty Talk – Mentre Morivo Sotto Le Luci Al Neon Di Una Lavanderia A Gettoni

In cima all’elenco dei gruppi più bizzarri che mi è capitato di ascoltare ultimamente ci sono sicuramente i To Die On Ice.

Attivi da pochissimo a Bologna vi basti sapere che etichettano il loro genere come Original Lynch Core e vi assicuro che a partire da #Fisting – Come Una Palude vi sembrerà di ascoltare il suono della Loggia Nera. Ad ogni modo calarsi in un immaginario cinematografico è questione anche sfaccettata e i geniali To Die On Ice giocano a farci credere di essere solamente un bestione sornione acquattato nell’ombra, che con la poetica malinconia del sax di Andrea e con le chitarre storte e rarefatte di Filippo ci cullano in un universo psichedelico e malato. #Anal – Tutto Quello Che Ci Resta irrompe invece improvvisamente con uno squarcio disperato che recupera la rabbia del post hardcore e di certo screamo. Un fulmine a ciel sereno che rende la proposta dei To Die On Ice inusitata. #Squirt – Una Città In Fiamme combina abilmente una prova vocale prima in voce pulita, molto più coerente con l’intorno jazz, che si dilania poi in urla lancinanti che comunque continuano a sposarsi benissimo con il resto. Passando per #Facial – Il Tempo Sprecato o #Threesome – Le Labbra A Morsi, brani di una bellezza ineluttabile, si completa il viaggio di un gruppo che almeno musicalmente sembra aver tanto talento e tante idee da esprimere.

E mentre Una Specie Di Ferita continua a disegnare nella mente di chi ascolta immagini cittadine notturne, illuminate solo dalla luce gialla di qualche lampione che definisce una sagoma con il volto rivolto a terra e la nuca inumidita da una leggera pioggia costante, #Bukkake – La Forma Esatta Delle Nuvole e #Dirty Talk – Mentre Morivo Sotto Le Luci Al Neon Di Una Lavanderia A Gettoni chiudono l’opera con poche parti vocali profonde e una coda strumentale tenebrosa ed irrequieta. To Die On Ice. Una Specie Di Ferita. Un nome da segnarsi per il futuro. Nel frattempo potrebbero già cambiarvi la vita.

Voto: 10

Zanini Marco

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