The Suns Journey Through The Night – Crawling Nebula Of Dismal Light

The Suns Journey Through The Night – Crawling Nebula Of Dismal Light

Anno: 2020

Paese di provenienza: UK

Genere: black metal

Membri: The Godless Tyrant – tutti gli strumenti

Casa discografica: Repose Records, Death Kvlt Productions

  1. Filth Of The Soul
  2. In The Grasp Of The Labyrinthian Master
  3. Crawling Nebula Of Dismal Light
  4. The Zone
  5. Burning In The Black
  6. The Stars Going Out One By One

The Suns Journey Through The Night è una delle tante one man band black metal che affollano la scena. Di provenienza britannica e all’attivo dal 2019, The Godless Tyrant (così si fa’ chiamare la mente dietro al progetto, con un classico e altisonante pseudonimo tipico del genere) può vantare una produzione florida in cui si distinguono una demo, un EP e già tre album di lunga durata. I lavori del qui presente nostro blasfemo amico mi erano già arrivati via mail, ma non avevo ancora ascoltato qualcosa di veramente capace di distinguersi dal marasma circostante. Posso dire invece che Crawling Nebula Of Dismal Light mi ha fatto drizzare più di una antenna. Insomma, fare black metal convincente oggi non è impresa facile, ma in questo album credo siano custoditi molti segreti per una ricetta malvagia perfetta. Tratto distintivo in questo caso sono sicuramente le atmosfere, ricercate con grande intensità e più riuscite del solito. Attenzione però, questo non significa che Crawling Nebula Of Dismal Light sia un album dal tenore rilassato, anzi, l’equilibrio cercato è ottenuto con buoni risultati. Parlando di intensità comunque Tyrant non si fa’ mancare niente dato che l’intro Filth Of The Soul, con i suoi quasi cinque minuti di durata, ci inserisce nel racconto con un carico di nebbia sonora che ricorda Burzum affacciato sull’ambient. Partenza contemplativa rotta grezzamente da In The Grasp Of The Labyrinthian Master, pezzo che parte un po’ in sordina, ma che guadagna il mio consenso col passare dei minuti grazie ad un incedere implacabile ma allo stesso tempo attraente. Siamo all’ABC del black metal più evocativo e gelido ma la scelta con cui Tyrant alterna note più alte di chitarra e micro variazioni del tappeto ritmico sono pura poesia del male. Conclusione in dissolvenza filtratissima alla creazione di un contorno quasi astrale. Straziante, Crawling Nebula Of Dismal Light è forse un esercizio troppo ostico ed esasperato, che probabilmente piacerà a chi mastica senza colpo ferire le derive suicidal o depressive. The Zone invece ritorna su quei tetri territori inaugurati nell’intro. Operazioni di synth in grande stile che regalano più di una visione. Ma è solo passando dalla forse troppo semplice Burning In The Black che si giunge alla vera gemma dell’album, la prorompente The Stars Going Out One By One, traccia dal titolo deflagrante e dall’incedere a dir poco violento. La tempesta perfetta per i primi tre minuti che improvvisamente piombano in un abisso doom che è un macigno sull’anima. A seguire un passaggio interlocutorio spettrale fatto di rantoli di basso, schegge di echi chitarristici e un crescendo sempre più angoscioso che lentamente riaccoglie la voce dilaniante di Tyrant in una sublime esaltazione di questo ottimo Crawling Nebula Of Dismal Light.

Voto: 8

Zanini Marco

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