The Procrastinators – Amazing – Titolo magnifico per lavoro astrofisico!

The Procrastinators – Amazing

Anno: 2022

Paese di provenienza: Italia

Genere: garage punk/ rock alternativo

Membri: Paolo Cicconi – chitarra, voce, Casiotone; Paola Paganotto – basso, voce, Casiotone; Lorenzo Mazzilli – batteria, percussioni

Casa discografica: Burning Sound Records, Sour Grapes Records

1. Brew

2. Tonite

3. MI’A

4. Que Pena

5. Two Liars

6. Sting – O!

7. Dark Tropicana

8. Bad Times

Ho avuto occasione di vedere The Procrastinators dal vivo proprio vicino a casa, quando suonarono alla Cooperativa di Mortizza, dovrebbe essere stato il 2019. Poi li ho rivisti quest’anno a Bologna al Tank e in quell’occasione mi è stato chiaro quanto nel frattempo fossero migliorati! Amazing documenta il salto di qualità fatto dagli esordi molto più punk e sgangherati. Attitudine rimasta ancora fortunatamente viva nell’anima e nelle composizioni del gruppo bolognese, perchè è un po’ il suo bello, questo incedere un po’ gipsy capace però di addentrarsi in forme musicali più trasversali. Particolare che si palesa dopo tracce schizoidi e validissime ma anche forse più manieriste come Brew, Tonite e MI’A. Que Pena è infatti un inno alla psichedelia che prende forma con un giro di chitarra interessante e attorcigliante. A prevalenza strumentale, il suo apice viene raggiunto nella seconda metà in un vero delirio sonico infarcito di elettronica, feedback e animo totalmente lisergico. Un omaggio agli anni ‘60 senza se e senza ma. Si passa alle tinte quasi surf e oscure di Two Liars che spalancano definitivamente le porte ad un eclettismo che spinge Amazing davvero verso l’alto per capacità di delineare atmosfere e varietà.

Heavy come non mai Sting – O! potrebbe essere considerato il momento più ispirato del disco, grazie ad un incedere misterioso in grado di creare una suspense tale che viene sempre soddisfatta da stacchi improvvisi che la trasformano in un’altra perla a spettro strumentale scandita da vocalizzi evocativi. Un pezzo davvero atipico per i nostri che si avvicina sornione a certo rock o metal. Sinfonia zingara e oscura, Dark Tropicana fonde punk a sonorità rarefatte in un connubio interessante e riuscito, ma che forse manca di uno sviluppo ancora più approfondito. Finale riservato a Bad Times, brano dai forti richiami garage punk che però si fondono, attraverso un apparente momento di impasse, in uno strumentale elettronico ultraterreno davvero interessante. Insomma, Amazing è un disco a mio avviso importante nella produzione dei The Procrastinators perché ne mette in luce la personalità, l’originalità, la caparbietà e la bravura. Di fronte a cotanta roba bisogna solo dire bravi!

Voto: 9

Zanini Marco

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