Shenanigans – Muta In Potenza – Thrash senza pace e senza amore.

Shenanigans – Muta In Potenza

Anno: 2018

Paese di provenienza: Italia

Genere: crossover thrash

Membri: Macina – voce; Panco – chitarra; Berto – basso; Tom – batteria

Casa discografica: Earthquake Terror Noise

  1. Muta Impotenza
  2. Cammini Disgregati
  3. Io Non Esisto
  4. Bambino Soldato
  5. Assenza Di Eroi
  6. Dioscuri
  7. Alfa 3
  8. Senza Pace Senza Amore

Quando ascolti gli Shenanigans e ti perdi nel vegetale marcio, consumato dalle larve e tinto di rosso sangue della copertina, ti sembra di essere tornato alla fine degli anni ’80, quando il metal, di sovente imbastardito con l’hardcore punk, si colorava di aspre tinte politicizzate. Aggrediva con ferocia, rabbia incontrollata, seguendo un modus operandi grezzo e stradaiolo. Il suono di migliaia di vicoli sporchi di una metropoli disumanizzata e annegata nelle prospettive più tetre dell’animo umano. E’ questo che si sente nella loro musica. Strano, perchè non vengono dalla esorbitante Milano, ma dalla ben più ristretta Parma. Il furente impasto sonoro degli Shenanigans urla riferimenti al thrash metal più massiccio (su tutti i Sepultura di Beneath The Remains) e a quello più hardcoreggiante appunto di Jester Beast, Raw Power e Crumbsuckers, non putando però sull’approccio tecnico, ma privilegiando più che altro l’impatto e l’essenzialità. Ne scaturiscono brani ferini, claustrofobici e brutali, se vogliamo scarni e privi di qualsiasi eccessivo orpello. I rintocchi quadrati di Muta Impotenza sono un ottimo modo per partire. Subito viene messo in mostra lo stile hardcore del cantato di Macina, che declama un’abrasiva marcia di male esistenziale. Ottimo in questo caso l’assolo di chitarra di Panco nel finale, molto vecchia scuola e capace di toccare le corde giuste. Non può che essere considerato un tratto distintivo il riff scurissimo di Cammini Disgregati, negativo e sporco come l’anfratto industriale di una grande città. A decantare un inno di autentica disperazione c’è sempre Macina con la sua voce immediatamente riconoscibile, a metà tra un ruggito acido e un’imprecazione baritonale, come preda di un’inflessione cupa e bestiale. Nel suo complesso, a parte un solo riff non particolarmente esaltante in mezzo a tanti altri eccellenti, Cammini Disgregati è la prova più convincente di Muta In Potenza. Un brano asciutto ma a suo modo sfaccettato, con un buon livello di imprevedibilità e decisamente interessante, che ad un certo punto arriva a citare lo speed metal.

Io Non Esisto e Bambino Soldato rappresentano il rimando alla demo del 2015 e attestano gli Shenanigans in territori più punk e diretti. Il primo ad esempio è un proiettile caustico come carta vetrata sulla pelle, 100% hardcore italiano, elementare quanto distruttivo; Bambino Soldato è invece più che iconica per il gruppo e i suoi sostenitori, grazie ad un’introduzione nebbiosa e particolare, a dei riff grattatissimi e un’overture di tupa tupa furiosa. La fase centrale del disco è quella meno interessante. Assenza Di Eroi e Dioscuri sono brani che ripetono in maniera funzionale quello che si è detto fino a questo punto ma senza particolari spunti, fatta eccezione per il testo della seconda che desta più di qualche interesse. Alfa 3 è un chiaro attacco alle forze dell’ordine e si fa’ forte di una chitarra intransigente e sconquassante. A rotta di collo su di una batteria implacabile che guida un attacco all’arma bianca di pura rivolta sociale. Breve, intenso e violento. Parlando di scorribande non si può non menzionare la furia cieca di Senza Pace Senza Amore, traccia conclusiva di questo album sulfureo e aggressivo.

shenanigansit.bandcamp.com/

Muta In Potenza è l’attestato sonoro di quattro musicisti consci di come si realizzi un disco di classico crossover thrash vecchia scuola, senza escludere una farcitura personale che li porta ad un coraggioso cantato italiano; scelta purtroppo vista ancora da molti come un handicap piuttosto che come una risorsa. Certo, da un punto di vista della scrittura dei testi l’arte si può ancora perfezionare (scrivere in italiano per questo tipo di musica non è certo facile come scrivere in inglese), ma i progressi arriveranno e per ora sarebbe ingrato non riconoscere lo sforzo. Muta In Potenza è un buon disco, con alcune intuizioni che si fanno e si faranno ricordare e che oltretutto mi fanno pensare che gli Shenanigans possano avere le carte in regola per distinguersi in un panorama musicale che sa anche offrire noia e sistematica ripetizione. Un maggiore salto in avanti potrebbe essere guidato dall’inserimento di una seconda chitarra, o alla brutta tentando un suono più brutale e meno classico.

Voto: 8

Zanini Marco

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