Rise Above Dead – Ulro
Anno: 2020
Paese di provenienza: Italia
Genere: post metal
Casa discografica: Moment of Collapse (Germany) / Shove record (Italy)
- A Vision Of The Earth
- Hardship Of Joy
- At The Edge Of Beulah
- The Divert Of Perceptions
- Dreams Of Leutha
- The Endless Strife
E’ grosso modo una prosecuzione del cammino intrapreso nell’ottimo Heavy Gravity (2015) quella che i Rise Above Dead ci propongono con Ulro. Il post metal strumentale più avvolgente ed atmosferico scorre ormai florido nelle dita e nelle menti del quartetto milanese, partito qualche anno fa dal furore del post hardcore, abbandonato a partire dal rifiuto della voce, giungendo a stasi psichedeliche e contemplative. Ulro non è evocativo solo nella musica. I nostri si ispirano infatti alla mitologia di William Blake in cui viene designato questo luogo di indicibile sofferenza chiamato Ulro. E cosa dire di questo disco di sei tracce? Che fluisce come i Rise Above Dead ci hanno dimostrato di saper fare, in maniera densa, poetica, muscolare, ma anche malinconica e languida. Partendo dalle plettrate implacabili di A Vision Of The Earth (proposto come singolo anticipatore del disco), passando per la finezza di Hardship Of Joy, i Rise Above Dead ci conducono in un altro viaggio astrale compatto e ben scritto.
riseabovedead.bandcamp.com/album/ulro-2
Ulro si fa’ ricordare sicuramente per brani severamente ineluttabili come The Divert Of Perceptions e Dreams Of Leutha (forse il momento più esaltante). Addio sentito ed emozionante affidato a The Endless Strife, quasi nove minuti di estasi sonora in continua evoluzione. Il completamento di un quadro sognante, psichedelico e corposo chiamato Ulro.
Voto: 9
Zanini Marco