Titolo originale: Revaival
Traduttore Giovanni Arduino
Edizione italiana 2014
Revival è un romanzo autoconclusivo di Stephen King, ma Il King horror a cui siamo abituati è appena abbozzato ed esce solo a tratti.
Un romanzo particolare già dal titolo: “Revival
Dal vocabolario il termine revaival significa riportare in auge un fenomeno popolare o di costume di cui da tempo sono terminati gli sfarzi.
Titolo che modo suo dice tutto, è la copertina di una delle ristampe che porta il lettore fuori strada avendo disegnato un tendone da circo, immagine che per noi Kinghiani non può che far pensare a Pennywise e al celeberrimo IT
Ma la copertina della prima edizione è più onesta, riporta solo dei fulmini che sono la chiave del romanzo, e del revaival.
Innegabilmente parte della storia e autobiografica, e on è una novità, capita spesso Stephen King regali al Fedele Lettore squarci della sua vita.
Non aspettatevi demoni, mostri, Vampiri o case stregate perché resterete delusi, non c’è niente di tutto questo.
È appunto un revival che i più attenti e appassionati lettore del genere horror potrebbero stanare subito facendo attenzione alla dedica iniziale e alla copertina.
La struttura è sempre superba per quanto in cambio di traduttore dal eccelso Tullio Dobner io continuo a sentirla.
inutile dire che è un libro che ti prende ti porta fino alla fine come fa sempre King, qualsiasi sia l’argomento.
Non nego che inizialmente il finale mi ha deluso, mi aspettavo altro, qualsiasi altro, ma non quello…
ma il Maestro ci ha insegnato che sono i personaggi fanno la storia, non sta a noi lettori decidere quello che spesso non può scegliere neanche chi scrive.
Ma analizzando meglio il testo e gli indizi sparsi qua e la, tutto ha avuto senso, e la mia iniziale leggera delusioni si è trasformata nel sorriso di chi ha avuto la fortuna di leggere da una delle migliori penne A livello mondiale semplicemente un revival
Sandra Pauletto