Remo Bianco Le impronte della memoria Mostra fino al 6 ottobre 2019

Remo Bianco Le impronte della memoria” Mostra fino al 6 ottobre 2019

 

Un avvenimento da tenere assolutamente in considerazione quello che è ospitato al Museo del Novecento di Milano. Iniziato il 5 luglio, andrà avanti fino al 6 ottobre. Si tratta di una bellissima mostra: Remo Bianco Le impronte della memoria”. Curato con maestria da Lorella Giudici e con la collaborazione della Fondazione Remo Bianco questa bella mostra offre ai nostri occhi più di settanta opere dell’artista citato e con queste preziose opere si cerca di ripercorrere la sua vita e il suo lavoro. Un artista straordinario Remo Bianco, pseudonimo di Remo Bianchi, nato a Milano il 3 giugno 1922 e morto il 23 febbraio del 1988, è stato un assiduo seguace del pittore Filippo de Pisis. Una vita atta a ricercare costantemente nuove idee e questo suo talento naturale, questa sua grande capacità di inventare e seguire nuovi percorsi, lo hanno reso un artista davvero molto peculiare per quei tempi, con un approccio sempre molto attento ai materiali e alle intuizioni che lo hanno portato a creare con una grande fantasia, partendo dalle impronte ad esempio, calchi in gesso, cartone pressato o gomma, ricavate dai segni lasciati da una auto sull’asfalto, oppure da tracce di oggetti comuni, come ad esempio giocattoli o attrezzi da lavoro, e ancora ai Sacchettini – Testimonianze, realizzati con materiali comuni e di poco valore, per passare poi dalle prime opere tridimensionali, in plastica o vetro per arrivare poi al legno, o alla lamiera e plexigas colorato, dove troviamo l’immagine che è semplicemente una combinazione di figure poste in successione su piani differenti, che ne esaltano la profondità, arrivando poi alla serie dei Collages, tecnica basata su un effetto di immagini combinate, realizzate con una ulteriore tecnica chiamata “dripping”, su un unico piano che può essere di stoffa, di tela o di carta. Non dimentichiamo i meravigliosi Tableaux Dorés, con sfondo bicolore, trattato a smalto o a olio, su cui sono apposte foglie d’oro oppure con sfondo monocolore, il tutto realizzato con paglia o stoffa. Inoltre, ha creato opere di Arte Sovrastrutturale il cui scopo è quello di fissare nella memoria ricordi particolari. Vorrei ricordare anche le Sculture Neve, piccoli teatrini nei quali i protagonisti sono oggetti tratti dal mondo dell’infanzia, della natura oppure della vita quotidiana, ricoperti da neve artificiale e posti in teche trasparenti che ne esaltano la bellezza. Un occhio di riguardo ai Quadri Parlanti, tele non lavorate in cotone bianco o nero, oppure impressionate con foto e sul retro sono apposti degli amplificatori che all’avvicinarsi dello spettatore, si attivano emettendo suoni oppure frasi registrate allo scopo dall’artista stesso. Il più noto è “Scusi signore…”. Dove Remo Bianco, si auto ritrae con il dito puntato, immagine già usata nel 1965, quando, in occasione di una mostra alla Galleria Del Naviglio, la foto appariva su tutti i tram di Milano. L’esposizione al Museo del Novecento di Milano, ripercorre in sostanza, l’intenso percorso di Remo Bianco, attraverso le sue innumerevoli opere e tramite anche ad una ricca documentazione d’archivio, costituita da cataloghi, manifesti, articoli e foto d’epoca. Il catalogo della mostra, edito da Silvana, è corredato dai testi di Lorella Giudici e Elisa Camesasca, gli apparati sono curati da Gabriella Passerini e Alberto Vincenzoni, riportando anche una interessante intervista a Marina Abramovic del 2012, che riguarda proprio il lavoro di Remo Bianco, conosciuto nel 1977. Consigliatissima questa mostra che vi farà riscoprire un artista geniale e creativo, che è stato capace di creare opere veramente particolari.

Vi ricordo che il Museo del Novecento è in Piazza Duomo nr. 8 a Milano. Per chi prende la metropolitana, le linee sono: Linee gialla (M3) e rossa (M1): fermata Duomo

Per chi preferisce il tram le linee sono: Linea 2, 3, 12, 14, 16, 24, 27: fermata Duomo Linea 15 e 23: fermata Piazza Fontana.

Gli orari in cui potete ammirare la mostra sono:

 

Lunedì

14.30 – 19.30

Martedì

9.30 – 19.30

Mercoledì

9.30 – 19.30

Giovedì

9.30 – 22.30

Venerdì

9.30 – 19.30

Sabato

9.30 – 22.30

Domenica

9.30 – 19.30

Ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura del museo.

 

I biglietti sono reperibili anche online e variano dai 10 euro, prezzo intero, a 8 euro per i biglietti ridotti.

 

Parallelamente alla mostra sopracitata, la Fondazione Remo Bianco è lieta di presentare un altro evento legato all’artista. Si tratta de “L’Appropriazione della Volvo dell’artista”. Nello specifico, l’auto di Remo Bianco che egli stesso aveva trasformato nel 1985 in un Tableau doré e che dopo molti anni è possibile ammirare a Milano. Grazie al supporto di Volvo Car Italia, “L’Appropriazione della Volvo dell’artista”, è possibile visitarla presso il “Volvo Studio Milano” in viale della Liberazione angolo Via Melchiorre Gioia dall’8 al 22 settembre.

Gli orari in cui è possibile visitare questa opera, sono:

Lunedì/Venerdì: 10:00-20:00
Sabato: 10:00-14:00
Domenica: chiuso
Tel: 02 25551000

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