Regarde – The Blue And You – Trasportato via da tutto ciò che hai detto.

Regarde – The Blue And You

Anno: 2020

Paese di provenienza: Italia

Genere: emo punk

Membri: Guido Dal Prà; Andrea Benazzato; Marco Casarotto; Andrea Campesato Segnini

Casa discografica: Epidemic Records

  1. Losing Touch
  2. Everything You Said
  3. Easiest Reminder
  4. Now Or Never
  5. Never Really Worked Out
  6. In My Head
  7. Small Talks
  8. Wide Awake
  9. Dreaming
  10. Carried Away

Regarde. Da Vicenza, attivi da qualche anno. Sfornano pagnotte emo punk come se non ci fosse un domani. Già due i dischi prodotti, l’ottimo Leavers del 2016 e appunto questo The Blue And You. Perchè vi parlo dei Regarde? Evidentemente perchè come dice il nome, che in francese significa “guarda” e in inglese col termine più simile (regard) “considerare”, qui c’è qualcosa sia da guardare che da considerare. E in effetti devo dirvi che mi sono soffermato un po’ a guardare la copertina di The Blue And You. Una donna, virata su toni di blu, poggia una mano su quello che sembra essere uno specchio che ingrandisce però la sua immagine riflessa, sempre in bluette. Il tutto tracciato da un segno estremamente semplice ed illustrativo. Regarde e The Blue And You, in basso al centro e in basso a destra rispettivamente, in carattere assolutamente minimale. Il blu, il colore per antonomasia della malinconia e tu, proprio tu. Capito la storia? Saranno i colori, ma questa copertina mi ha detto stranamente anni ’80; ma di quelli che non c’entrano un fico secco eh, tipo qualche copertina di un qualche gruppo clone dei Genesis, con Phil Collins alla voce, dimenticato da tutti. Ho iniziato a domandarmi come mai. “Va beh”, mi sono detto, “lo scoprirò più tardi”.

Anche perchè a strappare la mia attenzione dall’impatto visivo dell’album ci ha pensato immediatamente Losing Touch, che è proprio una gran cosa da considerare. Non sarà facile togliermi dalla testa quel ritornello: “ If every connection, ends up with a question, i wanna get over this and get to an answer”. C’è una bellezza innegabile nel pathos e nella tenerezza che i Regarde infondono in pezzi come questo, o come il seguente Everything You Said, dove in maniera simile il meglio viene riservato al motivetto che per stampartisi nel cervello adeguatamente è stato modellato e coccolato con grandissima cura. Non mi soffermo più di tanto su Easiest Reminder e Now Or Never, che mi sembrano un po’ fiacchette, ma lo sconforto di Never Really Worked Out è di quelli giusti. Quelli che ti spingono a caricarti a mille con dolci note effervescenti e versetti strascicato melodici.

epidemicrecordshc.bandcamp.com/album/regarde-the-blue-and-you

E’ solo l’inizio di una fantastica tripletta. In My Head, da manuale dell’emo punk rock, strofe tranquille, cori e urletti da maniaci dello skate ancora una volta super efficaci, più schitarrate soffuse ma muscolose. Che vuoi di più dalla vita, un Lucano? Naaa, puoi volere solo Small Talks! Quei uhuh uhuhuh che tornano e ritornano, ad impreziosire una gemma purissima di sentimenti e lacrime. Arrivate pure alla fine della scaletta voi. A me l’ingrato (ma chi la voglio dare a bere?) onere di giudicare soggettivamente l’ascoltato (oh, come tutti d’altronde); per cui per me il disco può finire anche qui. The Blue And You è un disco godibilissimo, ma (ma come, c’è un ma?!) forse… (ora non fare lo stronzone..) forse Leavers mi è piaciuto di più (uhm… salvato in calcio d’angolo). Io e la mia coscienza facciamo guerra e pace spesso. Tuttavia questo dibattito interiore per fare i più sentiti complimenti ai Regarde, (proprio dei bravi regàzz) che dimostrano di avere le idee chiare e tutti gli aggeggi in bolla, che per fare questa musica non è roba scontata. The Blue And You non sarà Leavers (ahridaje!) ma ha dei momenti che vale veramente la pena ricordare, per cui ascoltatelo, acquistatelo, scaricatelo e diffondetelo (legalmente eh, stronzetti).

P. S. ah! A proposito della copertina che nelle sue pennellate indaco mi aveva turbinosamente evocato gli anni ’80, quel sentore che non riuscivo a spiegarmi… ecco poi, infine, me lo sono spiegato. I Regard hanno qualcosa di anni ’80 pure nella musica, è nascosto non si nota molto ma a tratti è come se The Cure e The Smiths riuscissero a farti buh! da dietro l’angolo nonostante le abbondanti dosi di punk rock! Per quanto riguarda la questione band clone dei Genesis nessuna conferma (per fortuna?). Io ho seguito l’arte del “guarda” e del”considerare” e ho guardato e considerato ciò. Ciao, ciò!

Voto: 7


Zanini Marco

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