RECENSIONE: VELIA, AMOREVOLE ESTETISTA DELLE SALME
Roberta Bobbi
Caravella Editrice
Velia, la giovane protagonista del romanzo, lavora all’obitorio per l’azienda ospedaliera pubblica, è la “Tanatoestetista”, parola dalla difficile lettura, quasi da tutti sconosciuta, invece meriterebbe maggior “pubblicità”. Il tanatoestetista è colui, (colei in questo caso), che si occupa dell’estetica e della cura delle salme per il funerale e, per chi ci crede, per il viaggio nell’aldilà.
Velia è una ragazza particolare, timida che mette passione e cura nel lavoro che svolge. Il romanzo molto ben scritto, aiuta il lettore a superare il disagio verso quello che molti ritengono argomenti di cui non è bello parlare, non tanto la morte ma la salma.
Libro istruttivo che offre uno spaccato su quanto avviene ai nostri trapassati dalla morte al momento del funerale. Sarà capitato a tutti di sentire in relazione ad una salma, “Sembra che dorma”. È alla persona come alla protagonista di questo libro che bisogna dire grazie se questo accade.
Velia, (nome geniale visto la sua mansione), si occupa dei corpi senza vita con la stessa cura con cui ci si occuperebbe di un bambino facendo attenzione ad ogni dettaglio, dal trucco alla vestizione, non tanto per far bella figura con i parenti, ma per rispetto del morto, affinché possa salutare i propri cari e il mondo dei vivi, ostentando anche senza più vita la propria dignità, lasciando a tutti gli occhi che lo vedranno un ultimo buon ricordo.
L’autrice, Roberta Bobbi, con un escamotage alterna la linea tra la vita e la morte, portando con sé il lettore in qualcosa che, per non far spoiler, mi limiterò a definire come una profonda metafora.
Metafora sulla vita, sui vivi, sui morti e sulla possibile scelta tra il restare, l’andarsene o tornare.
Libro decisamente profondo. Facciamo un applauso a Roberta Bobbi e al suo romanzo: “Velia, amorevole estetista delle salme”,e alla casa editrice La Caravella per l’audacia di affrontare un tema di non certo facile approccio.
Sandra Pauletto