RECENSIONE: UN UOMO COMUNE  Massimiliano Irenze

RECENSIONE: UN UOMO COMUNE  Massimiliano Irenze Edizioni Del Bucchia

 

“Esistono dei non luoghi dove il tempo e lo spazio sono diversi e la tua logica non vale”. Usando le stesse parole dell’autore Massimiliano Irenze, che i nostri lettori già conoscono,  possiamo introdurre l’acuto e originale suo nuovo romanzo “Un uomo comune”, edito da Del Bucchia.

La struttura di base è quella di un loop temporale che potrebbe ricordare il film “Il giorno della marmotta”, poiché ogni capitolo, come se fosse un nuovo giorno, riparte sempre allo stesso modo al punto che la prima riga, per ogni nuovo inizio, è sempre la stessa. Cosimo, il protagonista non conserva memoria delle ripartenze fatte a eccezione di qualche breve flash.

Ogni risveglio lo porta a fare i conti con quello che è stato: errori fatti, occasioni mancate in un continuo vagare fra le linee d’ombra della sua esistenza. La stessa ripartenza che si ripete identica ogni nuovo capitolo, dà un senso di claustrofobia  il lettore si sente chiuso in un cerchio da cui pare impossibile uscire.

Un romanzo che richiede una lettura attenta e approfondita in quanto quasi ogni pagina è ricca di spunti di riflessione, ogni pagina può essere l’occasione per farsi domande su se stessi e sul mondo che ci circonda. Non ci sono risposte, l’autore lascia che sia il lettore a trarre le proprie conclusioni ed interpretare secondo la propria sensibilità gli imput lanciati. Ci sono libri che hanno la forza di fare da spartiacque nella vita di un lettore, di far sì che ispirati dalle riflessioni fatte ci si trovi a considerare le cose che ci circondano in modo differente. Questo è uno di quei libri. Complimenti all’autore e all’editore Del Bucchia per aver avuto la lungimiranza di inserire un romanzo come questo nel proprio catalogo.

David Usilla

Dello stesso autore ci sono diverse recensioni nel nostro archivio.

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