Recensione: Scritto con il sangue – Luca Vagnato – Pav edizioni

SCRITTO CON IL SANGUE Di Luca Vagnato scritto con il sanguePAV Edizioni

Scritto con il sangue” è l’opera prima dell’autore Luca Vagnato, per essere il suo primo romanzo, bisogna ammettere che è una partenza col botto, senza nessun timore e decisamente non in punta di piedi.

Il romanzo  per struttura ed intreccio non è chiaramente collocabile in un genere, anche se volendolo fare, oserei dire che si tratta di un thriller / horror . Scritto con il sangue conta ben seicento pagine, numero notevole per qualunque autore, tanto più in un opera prima, ma niente paura scorre via bene.

L’inizio pare un po’ intricato, capitoli che aprono diverse strade tutti apparentemente a sé stanti ma che poi, prevedibile e logico, convergono come gli affluenti di un fiume in un’unica storia.

Come ho accennato, in Scritto col sangue ce ne per tutti i gusti: un morto in circostanze inquietanti su cui il polizotto di turno e la sua squadra deve investigare, misteriosi personaggi dagli strani poteri che interferiscono nel bene e nel male nella vita del protagonista: Marcus Sheldon.

L’uomo è uno scrittore in declino disposto a tutto pur di ritrovare fama e popolarità,  e quando dico tutto intendo proprio tutto…

La scrittura di Vagnato è sicuramente fluida, ricca di parti descrittive che concorrono non poco a formare le seicento pagine del romanzo.

Scritto con il sangue affronta la tematica affascinante dei rituali voodù, dei sacrifici umani ad esso collegati e non fa mancare momenti di assoluta azione, in cui le scene si susseguono veloci e tese.

Luca Vagnato in quest’opera prima ha messo tanto materiale, senza temere il giudizio della critica mai troppo simpatica con gli scrittori al loro debutto.

 Facciamo i complimenti quindi all’autore che con coraggio ha dato alle stampe un libro così “imponente” di cui consigliamo la lettura, suggerendo di non farsi spaventare dalle prime pagine che paiano scollegate e tendono a confondere il lettore, perché al dunque tutto torna.

Sandra Pauletto

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