RECENSIONE – RAISING DION – 1°STAGIONE (NETFLIX).

RECENSIONE – RAISING DION – 1°STAGIONE (NETFLIX).

 

Dalle immagini che girano sul web senza guardarlo o senza interessarsi della trama, si fa presto a cadere nella trappola di pensare a qualcosa che ricalchi le orme di “Strange Things”, ma non  così. In realtà niente li accomuna se non la giovane età dei protagonisti che comunque in  “Dion” son più piccoli rispetto all’altra serie.

La serie è americana e al momento (gennaio 2022) conta una stagione per nove episodi in italiano. Dion è un ragazzino di colore che quelli della mia età non potrà non ricordare il piccolo Arnold.

È una serie di fantascienza dove però non ci sono né alieni né astronavi.

Tutto ruota attorno a un qualcosa accaduto in terra d’Islanda anni prima.

La prima puntata l’ho trovata al pelo del “solo per bambini” ma superato il primo episodio è risalita e alla fine si lascia guardare anche degli adulti.

La trama non presenta grossi colpi di scena ma quelli che ci sono, sono veramente colpi di scena con la “c” maiuscola. Tra gli episodi, essendo comunque strutturato per un pubblico di giovani si trattano, a volo d’uccello, anche alcune tematiche educative quali l’integrazione, il razzismo, l’accettazione del diverso.

La prima stagione si conclude con il solito finale aperto che fa capire chiaramente che nell’intento dei  registi Carol Bakbee e Dennis A. Liu  ci sarà una seconda stagione e, vista la giovane età del protagonista, la cosa potrebbe andare avanti per un bel po’, ma sappiamo come funzionano le serie TV, se gli incassi e gli ascolti non sono immediatamente quelli sperati la serie si interrompe alla stagione “flop” e chi s’è visto s’è visto.

La sola consolazione è che nel malaugurato caso che la serie improvvisamente si in interrompa si può sempre cercare di recuperare i comics ai quali si ispira e leggere come procede la storia.

Dion non è sicuramente una serie cult ma riesce a incuriosire e non annoia, secondo me si guarda volentieri rispetto a tanto ciarpame prodotto ultimamente.

Io aspetto la seconda stagione e poi vedremo.

Sandra Pauletto

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