Recensione “Odio l’estate – Afa e delitti a Milano”, autori vari, Todaro editore.

Recensione “Odio l’estate – Afa e delitti a Milano”, autori vari, Todaro editore.

 

Odio l'estatePotevo io, che vorrei l’inverno non finisse mai, rinunciare a leggere una raccolta di racconti dall’adorabile titolo: “Odio l’estate. Afa e delitti a Milano “?

Ovviamente no e poi, oltre al titolo, c’è un altro buonissimo motivo per farlo: tra gli autori che compongono questa antologia, troviamo infatti firme già conosciute ed apprezzate dai nostri lettori.

L’antologia è così composta:

 

  • Giorgio Maimone “Il cadavere fantasma – Niente ombrelloni per Marlen”.
  • Davide Pappalardo “Sogno di una notte di “piena” estate”.
  • Paola Varalli “Che afa fa- Il mistero della procace Adelaide”.
  • Riccardo Besola /Andrea Ferrari/Francesco Gallone “Un’estate al freddo”

Quattro racconti noir ognuno dei quali si colloca temporalmente 10 anni di distanza circa l’uno dall’altro per coprire un arco temporale che dal 1960 arriva alle soglie del 2000.

 

Ma cosa c’è che non può mancare d’estate? La musica, è così, come in un ipotetico jukebox, ogni racconto è introdotto da diversi titoli di canzoni da poter ascoltare come colonna sonora di ogni racconto.

“Odio l’estate” edito da Todaro Editore è un’antologia che conta circa 200 pagine a dimostrazione che al suo interno i racconti che la compongono non potrei definirli brevi.

Quattro autori (in realtà l’ultimo racconto è composto da quello che è possibile definire un team), per quattro storie completamente diverse, in modo da accontentare tutti i gusti e tutti i palati.

Storie da leggere teoricamente sotto l’ombrellone, ma anche a casa con l’aria condizionata a palla, aspettando che torni l’inverno.

Non si tratta di racconti banali e gli autori sono rimasti fedeli al proprio stile, il punto che per quelli di cui conosco la bibliografia riconosco anche i personaggi.

“Odio l’estate” è un ottimo modo per avvicinarsi a quattro penne di tutto rispetto, per poi andare a conoscerle meglio attraverso i loro romanzi, ma è anche un buon motivo per me di leggere il titolo ad alta voce e ribadire che si “odio l’estate” ma se è merito dell’estate la nascita di questa raccolta allora, beh, non posso che odiarla un po’ meno.

P.S. Il libro è disponibile anche in formato digitale

Sandra Pauletto

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