RECENSIONE IL COVO DI LAMBRATE – Il Commissario Lorenzi e il prigioniero scomparso –
L’amor che muove il sole e l’altre stelle diceva Dante nella Commedia, e questo vale anche per il libro di Gino Marchitelli intitolato: “Il covo di Lambrate” edito dalla Fratelli Frilli Editori.
La scintilla iniziale dell’intreccio è l’amore, un amore figlio di una notte, ma che ha dato frutto, un amore che se n’è andato senza lasciare traccia.
Ed è proprio una traccia che cercano il Professor Palermo e il suo collaboratore, e per cercarla si infilano in qualcosa più grande di loro, qualcosa che non deve venir fuori, qualcosa che deve rimanere segreto anche se risale a quasi 70 anni prima.
Dal nord al sud la mafia usa sempre gli stessi sistemi, se ti avvicini troppo dove non devi, ti tappa la bocca con i soli metodi che conosce: ti minaccia, o ti ammazza o ti rapisce.
E’ quest’ultima la sorte dell’aiutante del professore la cui curiosità evidentemente iniziava ad essere pericolosa per quelcuno. Toccherà ai nostri eroi, il commissario Lorenzi e la sua storica compagna voce di Radio Popolare, che i fan di Gino Marchitelli autore, musicista, cantautore e chi più ne ha più ne metta, hanno imparato ad amare.
Come sempre Marchitelli tocca tematiche a lui care e che conosce molto bene, conoscenza che si palesa anche nel fluire del romanzo. Apre una breccia in una parte della storia d’Italia che mai come ora suona attuale.
La scrittura è quella classica di Marchitelli che ormai chi lo segue ha imparato a conoscere. Fluida, lineare a tratti graffiante ma senza bisogno di ricorrere al turpiloquio. Una scrittura che scivola via e si lascia rincorrere riga dopo riga, pagina dopo pagina, portandoti con sé nella trama sempre ben architettata della storia.
È uno di quelli bravi Marchitelli, uno di quelli che puoi comprare ad occhi chiusi.
Con Marchitelli nulla è lasciato al caso e non ci sono ragionamenti o situazioni all’interno della storia che stanno in piedi per miracolo, tanto più che lui ai miracoli, almeno a quelli dei santi,non crede…
Il romanzo il “Covo di Lambrate” di Gino Marchitelli ha ricevuto i meritati riconoscimenti con
la segnalazione di merito alla 10° edizione del concorso Città di Grottammare, ed inoltre la
menzione di merito alla 3° edizione del premio internazionale Cumani-Quasimodo, alla quale hanno partecipato circa 1500 concorrenti.
Sono stati premiate 50 opere suddivise nelle varie sezioni.
Sandra Pauletto