Recensione di “Buonasera (signorina)” di Davide Pappalardo

Recensione di “Buonasera (signorina)” di Davide Pappalardo

Davide Pappalardo è uno scrittore siciliano che vive a Bologna. Laureato in scienze politiche, ha scritto numerosi articoli sulla criminalità organizzata. Nella città Petroniana ha trovato l’ambiente ideale per poter dare corpo ai suoi desideri giovanili: scrivere romanzi gialli. Il primo nel 2015 intitolato: “Milano Pastis” edito da Nerocromo, e nello stesso anno, Zona Contemporanea, pubblica tre racconti nella raccolta intitolata: “La versione di Mitridate”.

PAPPALARDO NC cover noir

 

laversione200

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2016 esce “Buonasera (signorina)” pubblicato da Eclissi Editrice.

 

Davide Pappalardo
Davide Pappalardo

Buonasera (signorina)

Jo Le Maire, detto “Il sindaco”, (è un gangster che ha come copertura la rappresentanza di una marca di whisky),  la sera del 23 dicembre 1970, rientrando a casa, in corso Magenta a Milano, trova il suo socio in affari, Giuseppe Molinari, selvaggiamente ucciso con 27 pugnalate da due efferati killer.

Il libro parte come noir classico, ma, con l’entrata in scena di Libero Russo, l’atmosfera vira decisamente sul genere hard boiled, scimmiottando (come ammette l’autore) il genere tipicamente americano.

Libero è un ex poliziotto che sbarca il lunario facendo l’investigatore privato. Brutto, sporco e cattivo, vive con il suo gatto Fritz, e indaga sulla sparizione di Santina, una ragazza detta “Panna dolce”, che “faceva la strada”. Libero ha un passato che lo tormenta continuamente, condizionandolo con la paura, le paranoie e l’ incapacità di affrontare i problemi. Solo apparentemente tra le braccia di Martina, una prostituta, riesce a trovare un attimo di tregua, ma i suoi demoni riescono a rovinare anche quei momenti consolatori. “Non riuscivo a comportarmi bene nemmeno con le donne che fanno la vita”, dice in un momento di autocommiserazione.

In seguito ad una animata discussione avuta in precedenza, con la vittima, Libero viene subito sospettato di omicidio dal suo ex capo Monti. Nella convinzione maturata in via Fatebenefratelli, pesa come un macigno, anche un episodio poco chiaro accaduto in passato, quando Libero militava ancora nella Polizia di stato, e che si svelerà durante la lettura.

Libero trova solidarietà solo dall’ex socio Marione Marella, che convinto della sua innocenza, lo coinvolge chiedendogli aiuto ai fini dell’indagine. Anche la sparizione di Santina s’incrocerà con l’indagine per l’omicidio di Molinari.

E’ una Milano violenta, questa degli anni 70, dove ci sono gangster che rapinano banche, droga e prostituzione. E’ la stessa Milano che diventerà negli anni ’80 “la città da bere” e del rampantismo Craxiano.

“Buonasera (signorina)” si può considerare, in qualche modo, il seguito di “Milano pastis” dove l’autore racconta della famosa rapina del 1964 di via Montenapoleone, quella che Dino Buzzati, sulle colonne del Corriere della Sera definì: “Una signora rapina e quelli lì sono tipi in gambissima”. Pappalardo dimostra di conoscere molto bene il fenomeno della criminalità organizzata dell’epoca, come lo dimostrano anche i vari articoli da lui scritti sull’argomento. Il romanzo è pieno di citazioni musicali, persino dal titolo che è un omaggio a Fred Buscaglione, ma anche sportive, fumettistiche e letterarie attinenti agli anni ’70. Una ulteriore dimostrazione del grande lavoro di ricerca che l’autore ha svolto con certosina attenzione. La trama non delude le aspettative, e come un gioco ad incastri si svelerà solo alla fine. Notevole l’atmosfera dell’agguato dei killer, ma Pappalardo dimostra anche una maturità di scrittura, sebbene abbia al suo attivo solo due romanzi. Il romanzo ha più chiavi di lettura, ad ulteriore conferma della versatilità dell’autore, che mi convince a crederlo in grado di affrontare anche prove più impegnative.

 

Alberto Zanini

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.