10 Cloverfield Lane – L’esordio di Trachtenberg è una vera pietra miliare.

10 Cloverfield Lane

10 Cloverfield Lane

 

Anno: 2016

Titolo originale: 10 Cloverfield Lane

Paese di produzione: USA

Genere: drammatico, thriller, orrore, azione, fantascienza

Regia: Dan Trachtenberg

Produttore: J. J. Abrams, Lindsey Weber

Cast: Mary Elizabeth Winstead, John Goodman, John Gallagher Jr., Bradley Cooper

Una giovane donna si sta preparando per andarsene. Visibilmente agitata raduna le sue cose e sale in macchina. Sembra che stia scappando dalla sua vita e a confermarlo è il cellulare che suona. La voce dall’altra parte, quella di Ben, presumibilmente il fidanzato, le intima di tornare a casa che si sarebbe risolto tutto. Michelle, questo è il nome di lei, rifiuta il consiglio di Ben ma finisce per distrarsi e rimane vittima di un furioso incidente stradale.

Quando rinviene ha una flebo al braccio, un tutore alla gamba destra ed è sdraiata su un materasso in quella che sembra la cella di una prigione. La porta si apre, ne esce un uomo immenso, dice di averla portata lì appena dopo l’incidente e che vuole tenerla in vita. L’omone si chiama Howard e ha portato Michelle nel suo bunker per proteggerla, ed è estremamente sicuro del fatto che fuori tutti siano morti. Il motivo? A quanto pare nel Mondo è scoppiato un conflitto, forse nucleare, e l’aria ha contaminato tutti conducendoli alla morte. Con loro c’è un’altra persona, Emmet DeWitt, anche lui all’interno del bunker per trovare rifugio dalla catastrofe. E’ vero quello che dice Howard o Michelle e Emmet sono stati ingannati?

“ 10 Cloverfield Lane ” è l’opera prima del giovane Dan Trachtenberg, messosi in mostra nella serie TV fanta – distopica Black Mirror. Giunge alla Corte di J.J. Abrams impugnando un soggetto, che secondo lo stesso Abrams, è volutamente legato, attraverso il titolo, a quel “Cloverfield” che nel 2008 lo aveva visto sempre produttore seguendo il lavoro alla cinepresa di Matt Reeves.

Il film si apre con un’apprezzabilissima e fuori moda sequenza di qualche minuto senza parole, che si trasforma in manuale della suspense al momento dell’incidente stradale dove genialmente vengono inseriti i titoli di testa. Dal risveglio di Michelle in poi la trama prende forma pian piano convincendo sempre di più col passare dei minuti. Nel dramma di una situazione poco chiara si originano tutte le circostanze tipiche del caso: i sospetti, la diffidenza, la tensione che scaturisce dai rapporti di persone che non si conosco, costrette a passare chissà quanto tempo della loro vita sotto terra, a proteggersi da qualcosa che non può essere provato. L’unica cosa importante sembra essere stare al sicuro con Howard, personaggio paterno e premuroso, ma anche violento e sicuramente strano. Il suo passato nella Marina e le sue teorie sulle cospirazioni poi di certo non lo aiutano. Eppure Emmet sembra confermare tutto e dargli fiducia. Michelle invece si scontra con Howard perché forte, furba e risoluta e vede in Emmet, praticamente suo coetaneo, l’ancora di salvezza di questa situazione terrificante.

John Gallagher Jr., Mary Elizabeth Winstead e John Goodman. Tutti e tre molto bravi.

Cinematograficamente parlando “ 10 Cloverfield Lane ” è un capolavoro dove i generi si compenetrano, si mescolano, creando un racconto assolutamente originale nell’intreccio, che senza timore può essere considerato un bel punto di rottura col passato; così come era stato “Quella Casa Nel Bosco”, cult fondamentale per capire il cinema dell’orrore moderno, che aveva visto alla regia niente meno che Drew Goddard che qui figura come produttore esecutivo. Anche “Cloverfield” di Matt Reeves aveva rappresentato un taglio con l’usuale introducendo però addirittura una tecnica nuova di ripresa, con la telecamera a mano, roba da vita in diretta; questo invece è un ritorno alla purezza dell’esposizione dei fatti ma con un’originalità e un uso straordinario del colpo di scena continuo. Questo ciclo di nuovi cineasti, guidati dalla supervisione di Abrams, che ormai è diventato a tutti gli effetti il nuovo Spielberg, costituisce a mio avviso l’entusiasmante avanguardia di un cinema inedito,che si preoccupa giustamente di riscrivere le regole dell’evasione facendo un collage sapientemente orchestrato, con gran gusto e senza tralasciare le abilità tecniche, che qui si palesano di frequente.

E’ un cinema completo dove un amante del cinema, non del genere, rimane sicuramente intrigato e rapito. Il cast,costituito da soli tre attori ricorda la semplicità dell’impianto di cult assoluti come Duel, dove con niente Spielberg aveva costruito una storia ugualmente misteriosa, sadica e di tensione. John Goodman si distingue chiaramente nei panni di Howard, interpretazione magistrale,cangiante e molto complessa. Bene comunque anche Mary Elizabeth Winstead; se io dovessi girare dei nuovi film di Alien, sceglierei lei per re-interpretare il ruolo di Ripley. Normale,perché è un tipo normale Emmet interpreato da John Gallagher Jr., che comunque si impegna per dare qualcosa di nuovo al personaggio.

Il cast finisce qui, salvo Bradley Cooper che è soltanto una voce, quella di Ben.

Insomma, che cosa dire ancora di “ 10 Cloverfield Lane ”? Che deve essere visto, perché ha il grande merito, e non è cosa da poco, di riuscire a mantenere la tensione alta per tutta la sua durata, anche quando sembra che non debba succedere più niente. Dan Trachtenberg, ottimo lavoro, il tuo cinema ha la C maiuscola, pollice super su!

Zanini Marco

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