Possessed – Seven Churches – La maledizione di Satana inizia.

Possessed – Seven Churches

Anno: 1985

Paese di provenienza: USA

Genere: thrash death

Membri: Jeff Becerra – voce e basso; Mike Torrao – chitarra; Larry LaLonde – chitarra; Mike Sus – batteria

Casa discografica: Combat Records

1. The Exorcist

2. Pentagram

3. Burning In Hell

4. Evil Warriors

5. Seven Churches

6. Satan’s Curse

7. Holy Hell

8. Twisted Minds

9. Fallen Angel

10. Death Metal

Se quando il thrash metal nacque, dalle mani di band come Metallica e Anthrax, dimostrò di mantenere il sapore classico della scuola metal inglese, velocemente qualcuno ne esplorò anche le appendici più estreme. Lo abbiamo visto con gli Slayer, che attraverso un’immagine provocatoria e violenta accompagnarono la loro musica ad un’efferatezza unica. Dall’altra parte del mondo i Bathory, partendo dallo stesso comune denominatore, sconfinarono nel gelo del black metal, a quei tempi futuro prossimo del rock più oscuro. Si può parlare del medesimo coraggio con i californiani Possessed, altro malvagio miracolo uscito dalla ricca scena della Bay Area. Proprio come i vicini Tom Araya e soci, il gruppo capitanato dal frontman Jeff Becerra, si distinse per un’iconografia blasfema ed esplicita, a partire da logo e copertina, fino ai testi che composero questo debutto passato alla storia, Seven Churches. C’è l’esorcista, il pentagramma, si brucia all’inferno, c’è la maledizione di Satana, l’angelo caduto ecc… Tutto programmato per seguire il verbo del diavolo e scioccare l’ascoltatore con un’attitudine senza mezze misure.

Immaginario ben preciso e circoscritto, musica senza compromessi ed alcuna inflessione melodica. La scaletta di Seven Churches non contempla variazioni progressive o raffinati cambi di ritmo, anzi si può dire che si avvertono a tratti anche alcune imprecisioni dettate da inesperienza ed ingenuità; caratteristiche prevedibili in un gruppo giovane e con molto entusiasmo. Esaltazione percepibile in pezzi tutti ugualmente sparati a mille, sorretti da tappeti di tupa tupa e chitarre scure ed impastate, frutto di una produzione tutt’altro che eccellente. Ma questo thrash metal, che era più che altro cuore, genio ed istinto, non aveva certo bisogno di registrazioni accurate per mettersi in mostra. Curioso che proprio nell’apertura di Seven Churches venga ripreso un maestro del rock progressivo come Mike Oldfield con la sua Tubular Bells, resa celebre dal film L’Esorcista, la cui traccia in questione prende proprio il nome. A proposito di rimandi storici, nel 1987, a confermare l’influenza del film di William Friedkin, un altro gruppo thrash di San Francisco costruirà su Tubular Bells un pezzo strumentale fantastico. Stiamo parlando dei Death Angel.

Ad ogni modo The Exorcist ci sbatte in faccia non solo una brutalità sonora quasi cacofonica, oltre agli inquietanti riff di chitarra biforcuti, ma anche quello che sarà un vero tratto distintivo dei Possessed, cioè la voce profonda e lacerante di Becerra. Questo particolare in quegli anni farà riconoscere più di una similitudine con un altro gruppo che parallelamente sta crescendo dalla parte opposta degli USA, i Death di Chuck Schuldiner, dal timbro vocale molto vicino a quello di Becerra. Questa band di Orlando (Florida) diventerà molto importante nel panorama del metal estremo, per certi versi anche di più degli stessi Possessed. Ma questa è un’altra storia… quindi, tornando a noi, Seven Churches prosegue con i vocalizzi spaventosi di Pentagram, le sue chitarre sempre più sinistre e assoli veloci che richiamano in qualche modo il metal più classico, andando a creare un incontro interessante tra furiosa blasfemia e hard rock. Riuscitissima la scrittura e l’inserimento delle linee vocali su Burning In Hell, brano ficcante e prodigo di una certa armoniosità solista, mentre tra i momenti più esaltanti sicuramente va annoverato il riff iniziale di Seven Churches, una sorta di grattata di corde maligna e disturbante. Come rimanere poi indifferenti all’accoppiata Satan’s Curse – Holy Hell. Siamo dalle parti dei migliori esempi di metal satanico come Venom comandano. Di rottura, prorompente, da antologia del thrash. Questa è la partenza di Twisted Minds. Un fulmine a ciel sereno ricco di catastrofe, seguito da un continuo ed incontenibile bisogno di muovere la testa da destra a sinistra e spingere la persona più vicina (se salta qualche dente non importa).

Si può chiudere un disco in maniera epocale quando sei uno sbarbato rockettaro ribaltato nell’anima? Si. Fallen Angel: rintocchi spettrali e mortiferi in apertura (un tocco di classe assoluto) e testo apocalittico. Death Metal: tappeto di doppio pedale, ritornello orecchiabilissimo, un inno, una finestra aperta su ciò che sarà il metal estremo di lì a tre anni. Non è il titolo di una canzone è un genere musicale. Non è un gruppo è un manipolo di pazzi che ha visto il futuro. Alla faccia delle imprecisioni.

Voto: 9

Zanini Marco

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