Mulieres Salernitanae, storie di donne e di cura di Federica Garofalo (Robin Edizioni)

Mulieres Salernitanae, storie di donne e di cura di Federica Garofalo (Robin Edizioni)

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È uscita nelle librerie, per Robin Edizioni, Mulieres Salernitanae, opera prima di Federica Garofalo.

Chi erano storicamente le mulieres salernitanae? Erano donne che operavano all’interno della Scuola medica salernitana in un ruolo che non riguardava esclusivamente la pratica medica ma bensì poteva estendersi alla produzione di opere a carattere teorico. Le mulieres sono donne che discutono di filosofia e di letteratura pienamente consapevoli del fatto che la salute non è solo e soltanto l’assenza di malattia e che per riuscire a curare bene le persone è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze che vada oltre la semplice competenza tecnica.

In questo libro Federica Garofalo ci fa conoscere sei delle più illustri mediche che hanno prestato servizio presso questa scuola in un periodo che va dalla fine del XI secolo ai primi anni del XV secolo D.C. dipingendoci un medioevo molto diverso da quello che ci è stato tramandato, quello dei “secoli bui”, un medioevo in cui le donne hanno modo di ritagliarsi un ruolo molto più importante di quello marginale riservato loro nei secoli a venire.

Utilizzando l’espediente narrativo del dialogo l’autrice ci presenta nei sei capitoli le sei protagoniste di questa sua opera, dipingendone un piccolo frammento di esistenza nel quale si riescono ad apprezzarne sia i punti di forza che le fragilità.

Si inizia con Trotula per poi passare a Rebecca Guarna, Sabella Castellomata, Mercuriade, Venturella Consinata e Costanza Calenda. Sono i dettagli ad aiutarci ad apprezzare le sfumature più intime dell’animo di queste donne, sono i loro gesti, le loro parole, sono i loro silenzi.

Gli appassionati di Medioevo, e non solo loro, non potranno non apprezzare questo libro, non potranno non riporvi la loro curiosità perché in quest’opera viene rappresentato, con grande precisione storica, un Medioevo lontano degli stereotipi.

La scrittura di Federica Garofalo è molto curata, precisa e molto coinvolgente, riesce a rapire il lettore a tal punto da farlo sentire parte della storia, partecipe nei vari dialoghi. Nessuno dei personaggi che l’autrice ha portato all’attenzione del lettore può passare inosservato, alcuni possono suscitare sentimenti di simpatia, altri di antipatia, ma di certo nessuno suscita indifferenza.  Come al solito Robin edizioni riesce a portare all’attenzione del lettore delle opere di grande livello, opere che meritano di essere conosciute dal pubblico per il loro grande valore culturale e letterario.

 

David Usilla

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