LA MORDACCHIA O BRIGLIA DELLA COMARE –

LA MORDACCHIA O BRIGLIA DELLA COMARE

 

Dietro al nome della “mordacchia” si nasconde un terribile strumento di tortura. Pare sia stato inventato in Gran Bretagna nel 1500 d.C. dove veniva chiamato “scold’s bridle”, letteralmente briglia della comare, dove per comare si intende una donna dalla lingua lunga e chiacchierona, una signora troppo loquace in sostanza, venivano punite soprattutto se nel loro cianciare osavano criticare il marito.

In un mondo patriarcale era possibile per l’uomo denunciare queste donne così “audaci” che venivano sottoposte a processo al termine del quale spesso venivano sottoposte alle torture della mordacchia.

La mordacchia è una sorta di museruola di ferro il cui scopo era di impedire alle donne di parlare, ma non solo tenendole la bocca chiusa. La mordacchia è munita di un vicino o di una serie di punte acuminate che si conficcano nella lingua della vittima che provoca dolore e lacerazioni ad ogni singolo movimento al punto che la donna era costretta a ingerire il proprio sangue. Chi indossava la mordacchia non poteva quindi parlare ma neanche nutrirsi.

Era facoltà del marito portare la donna in giro per la città affinché tutti potessero vederla e chi la incontrava era autorizzate a sputarle in faccia o addirittura lanciarle addosso le pietre. La mordacchia era una tortura prevalentemente riservata alle donne di basso ceto.

Pare che la prima donna a subire questa tortura sia stata Bessie Tailiefeir nel 1567. La donna ebbe l’audacia di denunciare un uomo per avere tentato di truffarla durante la misurazione di alcuni terreni; Baillie Thomas Hunter di Edimburgo, così si chiamava l’uomo non accettando le accuse denunciò la donna di calunnia e a lei fu messa la mordacchia.

Questo terribile strumento di tortura varcò presto i confini laici per venire usati dai rappresentanti della santa inquisizione prevalentemente contro gli eretici. Ad esempio, alle donne quacchere, condannate perché osavano professare la propria fede religiosa in strada. Questo strumento di tortura, fu usato fino al 1865 in Europa; di vittime ce ne furono veramente tante. Pare che anche il filosofo Giordano Bruno, che fu condannato a morte per impiccagione, accusato di eresie, fu sottoposto a questa orribile tortura. Si narra che egli fu condotto al patibolo nei pressi de Il Campo de’ Fiori, completamente nudo e con la bocca chiusa da una mordacchia costituita da due lunghe punte acuminate, una per bucargli la lingua e una per spaccargli il palato. Se vi interessa vedere un modello di questa sorta di museruola, potete trovarlo in esposizione al Museo Criminologico in via del Gonfalone, 29 a Roma.

Il modello di mordacchia in questione fu rinvenuto ne fiume Adda, a Pizzighettone nel 1934. Al Museo potete comunque trovare molti altri strumenti di questo genere. Decisamente da rabbrividire.

Teresa Breviglieri

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