Intervista ad Igor De Amicis: La settima lapide

INTERVISTA AD IGOR DE AMICIS Autore de: La settima lapide

Oggi abbiamo l’onore di ospitare sulle nostre pagine un autore pluridecorato in ambito della letteratura per ragazzi.

Abbiamo da poco recensito il suo primo libro per un target adulto: “La settima lapide” e ora abbiamo la possibilità di fargli qualche domanda.

  • Innanzitutto, grazie per aver accettato, possiamo darci del tu?

Assolutamente si, è un piacere essere vostro ospite.

  • Cosa ti ha spinto a scrivere un libro per un pubblico di lettori adulto?

Nella mia passione per la scrittura, e anche per la lettura a dire il vero, non faccio una gran differenza fra storie per adulti o per ragazzi. Se una storia mi colpisce, se cattura la mia fantasia, ho il bisogno irrefrenabile di scriverla, di perdermi nel mondo che cerco di creare.

  • Essendo tu Commissario Capo di Polizia Penitenziaria, che effetto fa scrivere di qualcuno che sta dall’altro capo della barricata?

Si tratta di una sensazione particolare, ma in ogni caso scrivo di ciò che conosco. Parlo di criminali perché io non li vedo nelle fiction, io li vedo tutti i giorni. So come parlano, cosa pensano, come si muovono. Anche piccoli dettagli che solo gli addetti ai lavori conoscono, io li faccio miei e li inserisco nelle mie storie. Si tratta di un valore aggiunto che rende tutto più realistico e accattivante. Inoltre il carcere è un mondo spesso sconosciuto e frainteso e solo che lo conosce veramente lo può raccontare rendendolo vivo e pulsante, doloroso e reale.

  • È più faticoso scrivere per ragazzi o per adulti?

Non penso ci siano molte differenze. Certo nel tipo di storie che scrivo per gli adulti ho il vantaggio di potermi lasciare andare. Creando personaggi e trame con un forte impatto anche dal punto di vista emotivo. Forse in questo caso la scrittura procede giusto un tantino più veloce.

  • Posto che esistano libri preferibilmente per adulti, credi che esistano libri veramente solo per ragazzi?

No. Una bella storia e bella a prescindere. Harry Potter, ad esempio, è un capolavoro indipendentemente da chi lo legge. Ma anche libri per i più piccoli come Il Gruffalò della Donaldson è una fiaba geniale scritta in maniera eccelsa. La differenza non la fa l’età del lettore, ma la qualità del libro.

  • La settima lapide”, per come finisce, sembra difficile possa avere un seguito. Pensi comunque di regalarci un altro thriller in futuro?

Fortunatamente si. La settima lapide, sta andando bene in Italia con un buon riscontro di critica e di pubblico, è da poco uscito in Spagna, ed entro l’anno uscirà anche in Giappone e Germania. Quindi le richieste degli editori ci sono. Sto adesso scrivendo una nuova storia di criminali e vendette, odio e violenza. Uscirà l’anno prossimo sempre per l’editore DeA-Planeta che ha lavorato splendidamente per La settima Lapide.

  • Grazie per la disponibilità e ancora congratulazioni per il tuo libro “La settima lapide”, contiamo di ritrovarti sulle pagine dei “Gufi Narranti” per il tuo prossimo lavoro, a qualsiasi target sia riferito.

Sandra Pauletto

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