Intervista ad Eloisa Ticozzi – Poetessa

Intervista ad Eloisa Ticozzi – Poetessa

 

Eloisa Ticozzi è una giovane poetessa che vanta per i suoi lavori diversi riconoscimenti.

Nell’archivio del blog è presente con diversi componimenti poetici 

Oggi abbiamo il piacere di scambiare con lei qualche domanda per conoscerla meglio.

 

Ciao Eloisa, quando hai capito che la poesia era il tuo metodo espressivo più consono?

Salve, ho capito che la poesia era il mio metodo espressivo più consono intorno ai ventisette anni, relativamente tardi. Certo, all’inizio le mie poesie erano piuttosto scarne e bruttine, poi a poco a poco sono migliorate sia nei contenuti che nella tecnica. Ancora oggi ho scarsa propensione alla tecnica, “mi devo fare le ossa”. Posso però migliorare, spero nella fortuna e nella mia volontà.

Prima di diventare poeti s’impara ad amare la poesia qual è il tuo poeta preferito?

La mia poetessa preferita è Alejandra Pizarnik, amo i suoi contenuti poetici così visionari, ma stimo molti altri autori. Diciamo che devo ancora acculturarmi molto.. non vedo l’ora di approfondire i grandi poeti italiani e stranieri. Il mio è stato un processo molto particolare, prima ho scritto, poi mi sono interessata di poesia. Ma comunque devo ancora migliorare, sono molto creativa, ma mi manca la padronanza della lingua, una caratteristica che molti poeti italiani hanno acquisito, confido però nel tempo.

Hai mai pensato di scrivere in rima? No, non ci ho mai pensato (almeno per adesso). Mi piace molto il verso libero

Cosa significa essere poeti nel 2019? Devo ancora scoprirlo

Come nasce una tua poesia? Nasce da un moto dell’anima, nel mio caso da una vita sofferta e vissuta nell’intimità con me stessa. Penso molto alla solitudine, da un lato una grande spinta verso l’introspezione, dall’altro una sofferenza perché l’uomo è un animale sociale, desidera rimanere in branco, come un lupo.

Nasce tutto spontaneamente, senza condizionamenti, solo da quello che sento nell’anima e osservo nel mondo… tutto poi viene convogliato in parole, in versi, magnifico no?

È vero che i poeti sono tutti tristi? No, non è vero

A che età hai scritto la tua prima poesia? La mia prima poesia a ventisette anni.

Spesso la poesia va a braccetto con la musica o con l’arte ti interessi anche di queste altre due discipline?

Sono molto portata per il disegno, sono in genere una persona molto creativa, mi ritengo una persona curiosa. Sto studiando in modo autonomo la lingua russa (con modesti risultati per adesso).

Forse in un futuro lontano mi piacerebbe imparare il linguaggio musicale, ma per ora è tutto molto remoto e lontano.

La poesia è per forza legata a sentimenti tristi secondo te o si può fare poesia ironica? Certo, si può fare poesia ironica, io non riesco ma altri poeti sì. Ognuno esprime la propria creatività come può. L’ironia è una buona amica, specialmente se è autoironia, ironia sui nostri difetti.

Grazie per la disponibilità e tanta fortuna per le tue poesie dai gufi narranti

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