Intervista ad Antonio La Vecchia – Noan il re dei banditi –

Antonio La Vecchia

Abbiamo da poco recensito “Noan il re dei banditi” di Antonio La Vecchia edito da Youcanprint e abbiamo ora la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere per conoscere meglio lui ed il suo libro.

Buongiorno Antonio, mi permetto, se sei d’accordo, di darti del tu. Partiamo con le domande:
Buongiorno a te, David, certo diamoci del tu e grazie per il tempo dedicato a me ed al mio libro. Ci tengo anche ad esprimere sincero apprezzamento per tutte le attività del Vs. Blog: la passione e la professionalità infuse sono veramente ecomiabili.

  • Essendo la prima volta che ti recensiamo e che di conseguenza ti intervistiamo, ci piacerebbe sapere un po chi è Antonio La Vecchia uomo e chi è Antonio La Vecchia scrittore. Puoi darci un tuo ritratto per conoscerti meglio?
    Certo! Inizio col dire che ho 39 anni e sono il primo di quattro figli di una famiglia operaia, unita e permeata dal rispetto e dall’affetto reciproco.
    Nato e cresciuto nella periferia napoletana, ad oggi vivo con mia moglie ed il nostro bambino ad Aversa, in provincia di Caserta.
    Ricopro la mansione di impiegato in una società di consulenza informatica, e nel tempo libero mi dedico allo studio della Storia, quella raccontata dai Vinti, e della Letteratura, dalla Classica Italiana ed Internazionale a quella di Genere, in modo particolare Fantasy.
    Faccio ancora fatica a definirmi scrittore, preferisco vedermi piuttosto come un appassionato lettore, che ha tirato via dal cassetto il sogno di una vita.
  • Io nel recensire ho parlato di connotazione politica del tuo romanzo, sei d’accordo? C’è uno spaccato reale nella storia che hai raccontato?
    L’intreccio di ‘Noan, il re dei banditi’ si sviluppa in un mondo e un tempo fantastici, ma nelle mie intenzioni, in effetti, c’è sempre stata la volontà di trasmettere un messaggio diverso da quello che potrebbe apparire ad una prima lettura del testo.
    Trattasi di una trasposizione/rivisitazione in chiave Fantasy di un particolare periodo e fenomeno storico che ha interessato il nostro Paese.
    Quindi, parlerei di connotazione storico/politica.
    Non aggiungo altro, lasciando ai lettori l’onere ed il piacere di approfondire.
    In generale, la politica rappresenta per me croce e delizia, l’ho sempre seguita e studiata con passione e curiosità, giungendo alla convinzione che, in fondo, tutto ciò che riguarda la nostra vita è politica.
    PS sono laureato in Scienze Politiche, quindi è un po’ la mia ossessione 😊
  • Ho molto apprezzato il modo con cui hai costruito luoghi e caratterizzato i personaggi, ho trovato che questo aspetto è stato molto curato. Come nascono i personaggi dei tuoi libri? Li hai già definiti in testa prima della stesura o si evolvono durante il processo creativo?
    Prima della stesura del romanzo, avevo ben chiaro i ruoli che i vari personaggi avrebbero ricoperto nella storia, ma riconosco che durante la scrittura alcuni di essi e molti aspetti dei loro caratteri sono nati quasi spontaneamente e, come ben detto da te, si sono evoluti durante il processo creativo.
  • Ci sono personaggi del tuo romanzo che hai amato particolarmente o che al contrario sei arrivato ad odiare?
    In verità, sono molto legato a tutti i miei personaggi, li sento un po’ come figli (consentimi l’esagerazione), ma se proprio ‘devo’ fare due nomi, direi che ho amato particolarmente il Rosso e, di contro, ho odiato il Generale Loris.
  • Hai lasciato il finale aperto, pensi che in futuro Noan possa tornare a vivere nuove avventure o credi concluso il suo percorso?
    Non l’ho detto prima in quanto, da buon napoletano, sono un po’ scaramantico, ed ho preferito attendere i primi riscontri dai lettori per rivelare il piano completo.
    Sto già scrivendo un secondo volume, che insieme ad un terzo ed ultimo, comporranno una trilogia con protagonista Noan, oltre che vecchi e nuovi amici e nemici.
    Le storie dei primi due libri, anche se con finali propri, andranno a convergere in un unico filone principale, che vedrà la conclusione definitiva nel terzo romanzo.
  • Hai miscelato in maniera molto convincente il genere fantasy con quello d’avventura, pensi che in futuro potresti esplorare anche altri generi letterari magari miscelandoli come hai fatto questa volta?
    Come anticipato, amo leggere e, tranne pochi generi che non mensiono per rispetto, leggo un po’ di tutto, pertanto non mi precludo la possibilità, in futuro, di tentare qualcosa di diverso dal Fantasy.
    Ad oggi, comunque, sono del tutto preso dal progetto di cui vi raccontavo sopra.
  • Hai già in mente progetti futuri? Ti va di anticiparci qualcosa?
    Per ora sono concentrato nella stesura e chiusura della ‘Saga di Noan’, credo e spero di riuscire a pubblicare il secondo volume a fine 2020 (al massimo, inizio 2021) e concludere il terzo a cavallo tra il 2021/2022.
    Ho tante idee, ma ancora da definire e limare, quindi preferisco non andare troppo oltre con la fantasia.

Grazie per il tempo dedicatoci
Grazie a Voi e a presto!

David Usilla

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