INTERVISTA AD ALESSIA PIEMONTE – PERLE DI THRILLER – MARATTA EDIZIONI

INTERVISTA – ALESSIA PIEMONTE – PERLE DI THRILLER – MARATTA EDIZIONI.

Abbiamo da poco recensito “Perle di thriller”, scritto da Alessia Piemonte, edito da Maratta Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autrice.

  • Buongiorno, grazie essere passata a trovarci, possiamo darci del tu?

Naturalmente, si.

  •  I racconti gli hai scritti per questo tuo libro o sono raccolte di testi scritti nell’arco di anni?

Erano dei racconti che avevo presentato a diversi concorsi letterari, ma purtroppo, sono stati scartati. Così ho deciso di assemblarli per comporli in un’unica raccolta, dato che il filo condutture è il sangue e la violenza.

  • Come mai hai scelto il genere thriller?

Mi piace perché è scurrile, autentico, cruento, subdolo, spietato, calcolatore, inquietante,
ma al tempo stesso fragile. Non esistono divieti, censura, moralità, bigottismo esasperato.
E’ brivido, perfino nella semplicità. L’esteta del gotico, come se fosse una musica “dark ambient”, ma sfoltito con quella luce sensibile e morbida della fanciullezza. Un flusso laido che gorgoglia nella patina dell’artificioso, banale, quotidiano. Il sarcasmo, a volte leggero. E’ il cinismo che protegge nella sua rude e spigolosa corazza l’amore intenso, profondo, malato, irruento, passionale. Adrenalina. Un viaggio profondo nel buio dentro noi stessi, vissuti con il fiato sospeso.

  • Cosa ti da l’ispirazione per un racconto?

La vita. I sogni. Casi di cronaca. Aneddoti. Esperienze. Letture. Film. Serie tv.

  • Ce n’è uno a cui sei maggiormente affezionata?

Della raccolta “Perle di Thriller”, sono affezionata a due racconti, “Amore sbagliato” e “Il sangue di Priscilla”, perché sono ambientati in epoche passate. Sono un’amante del vintage, dove tutto era scintillante, limpido, semplice, genuino, privo di una dimensione di dolore, aggredito dalla modernità, intollerabile da sopportare.

  • Quando hai capito che scrivere era una tua passione?

Quando non riuscivo più a controllare, come una crisi d’astinenza, la frenesia narrativa e volevo condividere con gli altri, le storie che si sfilacciavano dalla mia testa.

  • Hai mai pensato di scrivere un romanzo?

Assolutamente, si. Ma in cantiere, sono immagazzinati con meticolosa cura, romanzi del genere giallo, thriller, horror, completi o in bozza, in attesa del loro debutto in scena.

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Ciao, grazie mille.

Matteo Melis

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