INTERVISTA AD ALESSANDRA FAGIOLI – “SCACCO ALL’ISOLA” – ROBIN EDITORE

INTERVISTA AD ALESSANDRA FAGIOLI – “SCACCO ALL’ISOLA” – ROBIN EDITORE

 

Abbiamo da poco recensito “Scacco all’isola”, scritto da Alessandra Fagioli, edito da Robin Editore e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autrice. Buongiorno, grazie essere passata a trovarci, possiamo darci del tu?

  • La prima domanda è d’obbligo, cosa si prova a essere candidati al Premio Strega?

Indubbiamente è una grande emozione avere l’opportunità di essere valutati da una giuria qualificata come quella del Premio Strega, pur sapendo che è una competizione molto selettiva ed è davvero difficile arrivare in fondo. Eppure in cuor proprio ci si spera sempre ed è anche un’ottima occasione per misurarsi con altri concorrenti.

 

  • Oltre alla location dell’Isola d’Elba c’è qualche altro parallelismo con la tua infanzia?

Ce ne sono diversi, ma sono tutti alterati rispetto al vissuto dei personaggi del romanzo. Per esempio a Padova ho trascorso l’età prescolare, mentre a Pino Torinese ho frequentato le medie; altre città come Vicenza, Brescia, Arezzo, Viterbo le ho visitate come turista, ma ci sono anche luoghi come Asti, Monza, Bergamo alta e Caserta vecchia in cui non sono mai stata, a riprova che in un’invenzione letteraria non occorre per forza conoscere tutti i luoghi narrati, li si può anche immaginare.

  • Essendoci nella morte delle varie vittime anche una sorta di contrappasso ti sei in qualche modo “ispirata” al principio del contrappasso dantesco?

La dimensione del contrappasso mi ha sempre affascinato e non l’ho adottata solo in questo romanzo ma anche in un paio di opere precedenti. Penso che offra tante possibilità di risvolti narrativi e al contempo sollevi importanti questioni etiche. Dante resta senz’altro il suo maggiore interprete e certo non ho potuto ignorare la sua influenza, avendolo studiato molto dai tempi dell’Università.

  • La protagonista ha oltre al lavoro una sua quotidianità “normale”, pensi che nella letteratura noir ci siano troppi superman?

Negli archetipi dei personaggi letterari la figura del detective viene di solito associata a quella del mago, ovvero colui che risolve i problemi. Poi questi “maghi” nel tempo sono diventati più “umani”, ma sempre eccezionali, ovvero fuori dalla norma. La mia detective non è che abbia una vita “normale”, anzi è parecchio inguaiata, ma invece di essere affascinante, intrigante, seducente è un disastro, una vera frana. Tuttavia, come succede sempre in queste storie, l’apparenza è la vera trappola.

 

  • I protagonisti fondamentali sono due donne c’è qualcosa in loro che ti assomigli?

Come dico sempre riguardo i miei romanzi sono dappertutto e da nessuna parte, sono chiunque e insieme nessuno. Nel senso che dissemino nei protagonisti alcuni tratti personali per governarli meglio, per poi ibridarli con altri aspetti che non mi appartengono affatto. Non saprei dire cosa ci sia più di me in Anna o in Emma, sta il fatto che sono personaggi complementari e ho giocato molto sulla loro ambivalenza, ma soprattutto ho cercato di dare loro una statura narrativa che di solito è sempre stata appannaggio delle figure maschili.

 

  • Stai lavorando a un nuovo libro? La protagonista è sempre la stessa?

Scacco all’isola è una partita molto sofisticata giocata a insaputa della controparte. E l’esito di ogni sfida contempla sempre una rivincita. Non potevo finirla là, lo dovevo almeno a uno dei miei personaggi. Così in questa sorta di seguito che sto scrivendo l’azione, anziché in alcune province italiane, si sposta in diverse città europee, e soprattutto si duplica in un giallo di fiction all’interno del giallo reale, dove i delitti “inventati”, questa volta nelle isole minori dell’arcipelago toscano, servono da traccia per giocare la sfida su un piano concreto. In verità è un grande omaggio al potere della scrittura e alla sua capacità di irretire con il suo fascino, al punto da ingannare persino la realtà.

 

 

Grazie mille  ad Alessandra Fagioli per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

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