INTERVISTA A SYRIA SOCCORSO – POCHI PASSI ALL’AMORE – DIALOGHI EDIZIONI.
Abbiamo da poco recensito “Pochi passi all’amore”, scritto da Syria Soccorso, edito da Dialoghi Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autrice. Buongiorno, grazie essere passata a trovarci, possiamo darci del tu?
R: Buongiorno e grazie a voi di Gufi Narranti per avermi dedicato questo spazio.
D: Il tuo è un romanzo autobiografico o ispirato a una storia vera di tua conoscenza?
R: Il mio romanzo non è ispirato a nessuna storia vera, anche se, è vero che nella società in cui viviamo oggi, fatta di canoni di bellezza irraggiungibili, molte ragazze, ma anche ragazzi possono ritrovarsi facilmente nei panni della protagonista.
Per scrivere questo romanzo mi sono ispirata a me stessa ma comunque non è del tutto autobiografico, semplicemente anche io molte volte mi sono sentita inadatta con il mio corpo ma crescendo, fortunatamente, questi pensieri negativi sono spariti e attraverso il mio romanzo vorrei appunto trasmettere il messaggio che ognuno di noi dovrebbe accettarsi per com’è, senza dare peso al giudizio altrui. Nessuno è perfetto.
D: Credi ci sia differenza tra bullismo e cyberbullismo?
R: Io credo che tra bullismo e cyberbullismo non ci sia molta differenza visto che comunque l’ultimo è una sottoforma del primo. Però c’è da dire che con l’avanzamento della tecnologia è diventato molto più semplice fare del bullismo. Attraverso i social un messaggio riesce a girare molto più velocemente, quindi se prima chi era vittima di bullismo si trovava a doverlo subire solamente all’uscita da scuola o il sabato sera in piazza, adesso si ritrova, a causa del cyberbullismo ad essere perseguitata di messaggi negativi in continuazione e non da parte di una singola persona, ma da più utenti.
Però per poter sconfiggere il cyberbullismo dobbiamo prima capire cosa sia il bullismo e come poterlo affrontare. Inoltre una maggiore sorveglianza da parte dei genitori sarebbe già un piccolo passo per cominciare a fermare questa forma di violenza.
D: Quando un adolescente tenta il suicidio è veramente solo colpa degli adulti che non hanno capito?
R: Quando un adolescente tenta il suicidio non penso sia solo colpa dei genitori che non hanno fatto in tempo a capire. È vero, un genitore dovrebbe essere presente soprattutto in una fase così delicata della vita del proprio figlio, però non possiamo farne una vera e propria colpa.
Se un adolescente tenta il suicidio, penso che i fattori siano tanti e diversi.
Partiamo dalla società, comincia tutto da lì. Viviamo in un mondo fatto di stereotipi e basta un nulla per far sentire un adolescente inadatto o di non essere in grado di affrontare determinate situazioni.
Vorrei non dirlo, ma anche la scuola può influire. Purtroppo alcuni insegnanti non hanno molta delicatezza nell’affrontare alcuni discorsi e se davanti a loro si trova un ragazzo più fragile, una parola di troppo può essere anche fatale. Un insegnante prima di definirsi tale, dovrebbe imparare ad essere amico di un alunno.
Poi possiamo anche parlare di amicizie sbagliate, influenze negative, messaggi sbagliati lanciati dai mass media, ecc…
Per questo penso che quando un adolescente tenta il suicidio non si può dare un’unica colpa, ma c’è sempre una vasta situazione da analizzare.
D: Il tuo libro è un grande messaggio alla vita, credi nei “life coach” e simili?
R: Mi fa piacere sapere che considerate il mio libro “un grande messaggio alla vita”, soprattutto perché vorrei far capire ai giovani che quando stanno affrontando un periodo buio dalla quale non vedono vie d’uscita, possono sempre parlarne con qualcuno, che sia un genitore, un parente, un amico e perché no, anche con un life coach.
Purtroppo quando si parla di psicologi o life coach si tende ad avere dei pregiudizi e di conseguenza questi aiuti vengono rifiutati.
Ma non dovrebbe essere così, perché queste persone sono qualificate ad aiutare il prossimo e quello che dovremmo imparare a capire è che parlare dei propri problemi può essere quella valvola di sfogo che ci salva.
Quindi è proprio questo quello che da diversi mesi sto cercando di trasmettere: fate quei pochi passi che vi porteranno a conoscere l’amore per voi stessi, parlatene e non rifiutate nessun tipo di aiuto. Una volta fatto questo proverete un amore così grande per la vita che non vorreste mai rinunciarci.
Grazie ancora per questa possibilità. A presto.
Syria.
Grazie mille a Syria Soccorso per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.
Sabina Bernardis