INTERVISTA A STEFANO BRASCHI – INGARBUJÈ – ROBIN EDIZIONI.

INTERVISTA A STEFANO BRASCHI – INGARBUJÈ – ROBIN EDIZIONI.

Abbiamo da poco recensito “Ingarbujè”, scritto da Stefano Braschi, edito da Robin Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore. Buongiorno, grazie per essere passato a trovarci, possiamo darci del tu?

Certo, con piacere.

 

  • Quando sei andato al teatro la tua prima volta? Che spettacolo era?

Mio padre mi portò al Teatro Bonci di Cesena, avevo nove anni, era “ Macbeth” di W. Shakespeare. La cosa che più mi colpì furono gli effetti luce, il rosso che illuminava le scene più drammatiche.

  • Come si scrive un testo teatrale?

Non credo esista una regola generale; io ho iniziato a scrivere dopo più di trent’anni di teatro sul palco e il linguaggio teatrale mi è parso familiare e il più consono alle storie che volevo raccontare.

  • Perché hai deciso di fondare un Centro di produzione teatrale?

Sono sempre stato impresario del mio lavoro di attore, condividendo fin dalla giovinezza l’idea di un teatro di gruppo. Le occasioni poi, mi hanno consentito di fondare Elsinor, vent’anni fa, che è tuttora la mia casa.

  • Qual è l’attuale rapporto dei giovani con il teatro?

La stragrande maggioranza dei giovani ama altri tipi di linguaggio o non ha avuto occasione di partecipare ad uno spettacolo teatrale. Quando però un giovane incontra il teatro lo può rifiutare o rimanerne affascinato al punto di volerlo scegliere come arte da imparare.

 

  • Cosa ti ha spinto a occuparti anche di narrativa?

In età matura ho sentito la necessità di scrivere, quasi una medicina che curasse le mie ferite. Questa è stata la molla, poi i personaggi e le storie sono venute a cercarmi o le incontravo per strada e mi chiedevano di essere raccontate.

  • Hai mai pensato di pubblicare degli audiolibri in cui tu stesso interpreti i tuoi testi?

Sì, ho fatto un primo esperimento registrando un podcast di alcuni episodi di Cavallo Pinto.

  • Stai lavorando a qualche nuovo progetto?

Sto continuando a scrivere racconti, la forma di scrittura che in questo momento sento più congeniale.

 

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

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