Intervista a Maria Masella: “Mariani e le ferite del passato” Fratelli Frilli editore

Intervista a Maria Masella: “Mariani e le ferite del passato” Fratelli Frilli editore

Mariani

 

Abbiamo da poco recensito “Mariani e le ferite del passato” di Maria Masella e abbiamo ora la possibilità di scambiare con lei quattro chiacchiere per parlare del suo ultimo libro e dei suoi futuri progetti

Buongiorno Maria, grazie per essere un’altra volta con noi:

  • Antonio Mariani torna anche se il finale del libro precedente, Mariani e le giuste scelte (Fratelli Frilli Editore), sembrava potesse essere il saluto finale del nostro eroe al mondo dei vivi. Hai pensato davvero di mettere la parola fine alle avventure di Mariani? E se si cosa ti ha fatto cambiare idea?

MM: Sì, avevo deciso di ucciderlo e che l’assassino fosse Genova, la coprotagonista dei romanzi. Ma le proteste di chi l’aveva letto in anteprima mi aveva spinto ad aggiungere alcune righe possibiliste. E poi è arrivata una nuova storia: ho provato a resistere, a usare quell’idea per la mia altra serie, quella di Teresa Maritano, ma continuavo a vedere Antonio Mariani.

 

  • La storia che racconti ha radici piantate in un passato buio del nostro paese, un periodo molto complicato da raccontare senza scadere nel banale e/o patetico. Tu sei riuscita nell’impresa di raccontare in maniera direi serena e accurata una vicenda ostica. Come mai hai scelto questo argomento?

MM: Non scelgo gli argomenti. Arrivano suggestioni che diventano sempre più forti. Storie che devo scrivere per liberarmene. Mariani e le ferite del passato è nato a Nizza Monferrato, dove ero andata a presentare un romanzo. So giorno, ora e luogo preciso. Davanti alla lapide che ricordava le persecuzioni di cui era stata vittima la comunità ebraica. Quella lapide non l’avevo cercata, era stata lei a scovarmi. Poco prima avevo percorso i portici bassi e annusato l’odore di terra, di mosto e di sangue. Sono molto sensibile agli odori e per questo motivo non amo i profumi artificiali. Sì, ho cercato un tono sereno e accurato, perché non amo i proclami e il pressappoco.

 

  • Ricordo che durante il primo lookdown ad aprile hai tenuto un corso su come scrivere un buon noir e questi incontri mi hanno permesso di tenere la testa occupata altrove senza pensare alla pandemia. Quanto credi che sia importante in periodi così difficili il contributo di artisti, sportivi e VIP in genere per alleviare il peso che spesso grava sugli animi delle persone?

MM: Dovevano essere due o tre incontri, ma piacevano… Ed erano anche uno stimolo a vestirmi, pettinarmi, truccarmi! (Non è uno scherzo). Tutto quanto stimola la fantasia dà forza nei momenti bui. Perché niente e nessuno può imprigionare e legare la fantasia. In Mariani e le ferite del passato Emma ragazzina ride e scherza con la coetanea Noemi, ebrea e nascosta. “Arrivava Emma e portava la vita”. A proposito della domanda, eliminerei VIP.

 

  • I volumi con Mariani come protagonista ormai sono davvero tanti, quando hai creato il personaggio ti aspettavi che fosse così longevo?

MM: Questo è il ventesimo a cui si deve aggiungere uno scritto a quattro mani e una raccolta di racconto. Penso che sia una delle serie italiane più longeve. E quando ho scritto il primo pensavo che restasse pezzo unico. Tre volte ho cercato di ucciderlo. Anche nell’ultima antologia dedicata a Marco Frilli, I luoghi del noir, metto in scena Mariani.

 

  • Cosa ti manca di più delle presentazioni dei tuoi libri nelle librerie?

MM: Vedere i volti delle mie lettrici e dei miei lettori mentre parlo, i cambiamenti di espressione. Le strette di mano. Quando mi porgono il libro per la dedica… Troppo mi mancano.

 

  • Quando tornerà Mariani? Hai anche progetti diversi per il prossimo futuro?

MM: Non so quando tornerà Mariani. Tornerà quando e se una storia verrà a cercarmi. Ora sto lavorando il quarto noir della serie Maritano. All’inizio del 2021 uscirà un romance storico con Mondadori. Ma soprattutto aspetto con ansia un romanzo non di genere la cui uscita era prevista prima dell’estate, ma è stata posticipata a causa di quello che stiamo vivendo.

 

Grazie mille come sempre per la disponibilità arrivederci a presto sulle pagine de I gufi narranti

MM: Non è una domanda, ma rispondo ugualmente. Grazie a I gufi narranti, alle lettrici e ai lettori che continuano a seguirmi.

 

David Usilla

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