INTERVISTA A LINDA PINES: “LA BICICLETTA BORDEAUX” – SILLABE DI SALE EDIZIONI

INTERVISTA A LINDA PINES: “LA BICICLETTA BORDEAUX” – SILLABE DI SALE EDIZIONI

Abbiamo da poco recensito “La bicicletta bordeaux”, scritto da Linda Pines, edito da Sillabe di Sale e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autrice. Buongiorno, grazie essere passata a trovarci, possiamo darci del tu?

Certo che possiamo darci del tu! Del resto, ho smesso di contare i miei anni, molto tempo fa. Il tempo cronologico è solamente una variabile: secondo me, è piuttosto soggettivo.

 

  • Perché hai deciso di raccontare la storia di Aisha? Ho deciso di raccontare la storia di Aisha perché voglio portare speranza. Come molti italiani emigrati all’estero alla ricerca di una vita migliore, anche Aisha che incarna molti immigrati in Italia, pagando un duro prezzo, ha il diritto di cercare un benessere maggiore.
  • Non temi che nonostante il tuo romanzo sia chiaramente a favore dell’integrazione rischi di scatenare l’effetto opposto? Assolutamente no! Credo nell’intelligenza umana, pur essendo consapevole della fatica che si incontra nel modificare certi pregiudizi. Le persone, di ogni provenienza, hanno tutte il sangue rosso.
  • Perché hai scelto di raccontare una storia così “buona”? Non si tratta di una storia “buona”. La protagonista soffre sulla sua pelle abusi inumani e sofferenze terribili, durante il viaggio. Viaggi come il suo, sono per moltissimi colmi di atrocità indicibili. All’arrivo a San Damiano d’Asti, si scontra con persone che non ragionano con la propria testa e che si sono abituate sin da piccole, a dare per buono ciò che avevano sentito in famiglia e nell’ambiente nei quali sono cresciute. L’intento di questa storia è sostenere che sia possibile aprire le gabbie di cui sopra, donando contenuti morali, umani e solidali a chi ancora infelicemente, crede che ci siano persone di serie “A” e serie “B”. Non credi che sia troppo lontana dalla realtà degli stranieri in Italia? NO! Non credo che l’intera realtà degli stranieri presenti in Italia, sia così differente da quella da me descritta. Conosco personalmente, immigrati che ce l’hanno fatta e che mi hanno ispirata.
  • Il tuo romanzo tratta anche la tematica dell’omosessualità, credi che esista ancora discriminazione di genere (escludendo pochi idioti)? Sì, esiste ancora il fenomeno della discriminazione. Mia moglie ed io l’abbiamo vissuto brutalmente sul nostro corpo, nel febbraio 2018. Data nella quale siamo state picchiate e sangue perché lesbiche.
  • Stai lavorando a qualche nuovo progetto? Lavoro tutti i giorni su nuovi progetti. “La bicicletta bordeaux” è solamente il primo libro di una trilogia: gli altri due attendono solamente la pubblicazione.

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti. Grazie mille a voi, per l’opportunità datami! A presto.

Sandra Pauletto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.