INTERVISTA A GUIDO SGARDOLI – ANOMALYA – GIUNTI EDITORE

INTERVISTA A GUIDO SGARDOLI – ANOMALYA – GIUNTI EDITORE

Abbiamo da poco recensito il nuovo romanzo di Guido Sgardoli, “Anomalya” e abbiamo l’onore di ospitare nuovamente l’autore.

Ciao Guido, bentornato sulle pagine de I Gufi Narranti e grazie per essere tornato a trovarci.

  • La prima domanda è qualcosa che mi ha colpito, il tuo romanzo scorre su due piani temporali, uno dei quali è il 2020 che tutti ricorderemo per la pandemia di COVID 19 che però nel tuo libro non c’è. Anomalya era nel cassetto da tempo e in quel tempo il COVID non c’era? oppure?

Ciao a voi! E grazie per avermi voluto nuovamente nel vostro spazio dedicato ai libri. Il libro l’avevo già iniziato prima dell’avvento del virus. Tuttavia, Elena (editor di Giunti) ed io, ad un certo punto ci siamo consultati chiedendoci se fosse il caso di inserire la pandemia nella storia. Dopo qualcosa come cinque secondi, entrambi abbiamo convenuto che non era assolutamente il caso! I romanzi (almeno i miei) appartengono alla fiction e nella fiction possiamo cambiare le carte in tavola. Allora viva un libro che si ambienta in un 2020 senza Covid! Il nostro è un 2020 alternativo, parallelo. Come i passati e i futuri possibili, che sono infiniti.

  • Con Anomalya, come scrittore, fai un salto nel futuro per far compiere ai protagonisti uno nel passato. Se avessi una macchina del tempo tu vorresti viaggiare nel passato o nel futuro?

Se avessi una macchina del tempo probabilmente andrei continuamente avanti e indietro, senza sosta. Adoro film come “Ritorno al futuro”, con tutte le implicazioni che piccoli cambiamenti producono nel continuum spazio temporale (come direbbe Emmett Doc Brown).

  • Perché la Torre Eiffel come punto nevralgico? Lo sai che i complottisti potrebbero sostenere che nel tuo romanzo sono veicolati messaggi massonici?

I complottisti vedrebbero un complotto anche nel fatto che la mia gatta preferisce un tipo di croccantini rispetto a un altro! La Torre perché, ambientandosi la storia a Parigi, rappresenta un simbolo della città conosciuto in tutto il mondo. E poi è un’antenna naturale.

  • La pioggia incensante del 2070 mi ha riportato alla mente Blade Runner è effettivamente omaggio o solo un mio errato parallelismo?

Blade Runner è un cult che ho visto non so quante volte. Tuttavia la pioggia serve solo a giustificare l’eccezionale tempesta magnetica che si scatena sopra Parigi (e in particolare sopra la Torre Eiffel). Però, adesso che mi ci fai pensare, mi piace di più la citazione da “Blade Runner”, quindi rispondo di sì, è un omaggio al film!

  • Nel tuo romanzo è presente lo scontro genitori e figli, tu che figlio sei o sei stato?

Il rapporto genitori-figli appare spesso nei miei romanzi e altrettanto spesso mi è utile per analizzare i miei comportamenti, sia da figlio che da padre di un ragazzo ormai ventiquattrenne. Come figlio sono stato abbastanza polemico e testardo, avevo le mie idee e difficilmente accettavo consigli. Alla fine, però, per compiacere la famiglia e le loro aspettative, ho seguito alcune strade che forse oggi non ripeterei. Come padre spero di essere stato migliore che come figlio.

  • Il personaggio femminile sogna di fare la scrittrice, viceversa se tu potessi scegliere ancora un’alternativa tra la scrittura e l’ambulatorio veterinario quale sarebbe?

Il disegnatore di fumetti e l’animatore!

  • Giochiamo: c’è una storia scritta da altri che avresti voluto scrivere tu, della quale, viaggiando indietro nel tempo, vorresti impossessarti e scriverla per primo?

Bellissimo gioco! Molte, non una sola. Ne scelgo tre: “Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hyde”, “La zona morta” e “Turista per caso”.

  • Cosa ti ha spinto a scrivere una storia come anomalie temporali?

La passione per le storie con dentro i viaggi nel tempo e la curiosità di rispondere a una domanda cruciale: Se potessi tornare indietro, rifarei le stesse cose?

Ringraziamo Guido Sgardoli per la disponibilità e per avere giocato con noi, con la certezza che Anomalya supererà le barriere del tempo diventando un evergreen nei romanzi sul genere guadagnandosi il posto che merita.

Grazie a voi, gufi, per l’entusiasmo con il quale mi seguite e in bocca al lupo a “Anomalya”!

Sandra Pauletto

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