INTERVISTA A GIUSEPPE DELFINO – IL MISTERO DELL’EX BIBLIOTECA COMUNALE – DIALOGHI

INTERVISTA A GIUSEPPE DELFINO – IL MISTERO DELL’EX BIBLIOTECA COMUNALE – DIALOGHI EDITORE.

Abbiamo da poco recensito il romanzo breve di Giuseppe Delfino: “Il mistero dell’ex biblioteca comunale” edito dalla Dialoghi Editore e abbiamo l’opportunità di scambiare con lui quattro chiacchere.

Ciao Giuseppe, ben arrivato sulle pagine de I Gufi Narranti, possiamo darci del tu?

 

  • Perché hai scelto proprio una biblioteca come location del tuo libro?

Innanzitutto sottolineo che, sebbene la biblioteca rappresenti in qualche modo il fulcro della storia, caratterizzandone anche il titolo, l’idea di fondo della vicenda è nata autonomamente rispetto ad essa; quindi avrei potuto anche optare per un altro tipo di ambientazione. Di fatto, però, la scelta è venuta in maniera abbastanza naturale perché le biblioteche mi hanno sempre ispirato come location per una storia misteriosa, in quanto tipicamente strutture antiche e maestose, quasi solenni, le cui mura potrebbero sicuramente custodire segreti decennali, se non secolari.

 

  • Come ti sei documentato per costruire la storia?

Partendo dal presupposto che si tratta di una storia di fantasia la cui ambientazione territoriale è volutamente non precisata e che quindi non avevo la necessità di rispondere ad alcuna realtà storiografica, il lavoro di documentazione ha riguardato principalmente l’aspetto investigativo; in tal senso ho sfruttato l’amicizia familiare con un vice questore a riposo, con il quale mi sono a più riprese confrontato per dare verosimiglianza alle dinamiche investigative.

 

  • È raro trovare agenti immobiliari come personaggi di romanzi gialli com’è nata l’idea per il romanzo?

Nella vita quotidiana io sono un agente immobiliare e credo che tale figura, nonostante statisticamente non sia molto utilizzata nell’ambito del genere giallo, in realtà si presti molto bene ad una storia misteriosa: non di rado infatti è capitato di trovarmi personalmente in circostanze che mi hanno generato la sensazione del brivido e stimolato la fantasia in tal senso, magari ispezionando da solo qualche struttura buia e diroccata. Detto ciò, ho anche ritenuto che la conoscenza delle dinamiche lavorative del settore mi avrebbe agevolato dal punto di vista propriamente narrativo: in poche parole ho voluto “giocare in casa”.

 

  • Pensi che potremmo leggere altre storie in cui ritrovare la tua “coppia” investigativa?

Può darsi, anche perché ho avuto modo di notare, almeno per i feedback ricevuti, che il continuo contraddittorio fra i due graduati di polizia sia uno degli elementi più apprezzati della storia. Ad ogni modo io credo che la scrittura trovi le sue migliori espressioni nella massima libertà creativa, per cui, nell’ipotesi in cui dovessi mettermi al lavoro per un nuovo romanzo, escludo di potermi sentire in qualche modo vincolato in tal senso, ma credo piuttosto che mi lascerei trasportare dall’ispirazione del momento. Su una cosa però ho pochi dubbi: sono un amatore delle storie misteriose, abbiano esse la forma del giallo, del noir o del thriller, e di conseguenza sono convinto che resterei nell’ambito di questo sentiero.

 

Grazie mille per la disponibilità e arrivederci a presto sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

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