Intervista a Elisabetta Baraldi “Sono tornate le pecore” – Gilgamesh Edizioni

Elisabetta BaraldiAbbiamo da poco recensito “Sono tornate le pecore” di Elisabetta Baraldi edito da Gilgamesh Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare con lei quattro chiacchiere per conoscere meglio lei ed il suo libro.

Buongiorno Elisabetta, mi permetto, se sei d’accordo, di darti del tu. Partiamo con le domande:

 

  • Essendo la prima volta che ti recensiamo e che di conseguenza ti intervistiamo, ci piacerebbe sapere un po’ chi è Elisabetta Baraldi donna e chi è Elisabetta Baraldi scrittrice. Puoi darci un tuo ritratto per conoscerti meglio?

 

 

Nella quotidianità mi occupo di giovani con lievi handicap. E’ un lavoro nel quale investo molto e che, seppur impegnativo, mi appassiona e mi coinvolge. Il tempo che mi resta non è molto, giusto quello per leggere ( passione che coltivo fin da ragazza e che è una quotidiana “dipendenza”) e per scrivere. Negli ultimi anni ho approfondito letture filosofiche e recentemente ho sviluppato un forte interesse per l’arte pittorica del ‘500 e del ‘600. La scrittura è un esigenza molto forte, è quasi una disciplina. Pur scrivendo romanzi, mi documento leggendo testi attinenti a ciò che voglio raccontare. Faccio ricerca in modo maniacale, anche solo per scrivere  poche righe.  Per “Sono tornate le pecore”, l’anno che  ne ha preceduto la stesura, l’ho trascorso a leggere i testi dei più grandi filosofi, sul tema dell’amore. Sono ossessiva  nella ricerca della parola e posso passare anche molto tempo su di un aggettivo. Quando rileggo ciò che ho scritto, devo sentirne lo scorrere, la musicalità, senza stonature. Sono una “pesante”.

  • Olga è un personaggio a mio avviso molto complesso, come è nata l’idea di questa figura così particolare?

È arrivata così, all’improvviso ed è stata subito Olga. Poi il resto è uscito dalla penna, o meglio, dal tasto. Il personaggio, come la storia, ha preso forma man mano che scrivevo. Ad un certo punto Olga è diventata un’ossessione, tanto che, cercavo di vestirmi e acconciarmi come lei, mi chiedevo continuamente che cosa le sarebbe accaduto dopo quel tal evento che avevo narrato. La cercavo per strada. Non mi ha mai lasciata. Mi è piaciuta fin dall’inizio. Fragile, sola ma così generosa e incantata dal mondo.

 

  • È un romanzo sicuramene intenso ed emozionante, molto profondo e per certi versi malinconico. Qual è stata la sua genesi?

Come i grandi scrittori russi ( e non solo) ci hanno insegnato, la letteratura naviga nelle acque dell’infelicità. Sono attratta dalle storie tristi, dai personaggi  provati e sconfitti dalla vita . Ma quella di Olga è una storia triste solo all’apparenza. In realtà lei fa un percorso che la porterà a raggiungere la pace con se stessa e con la propria storia e alla fine, si sentirà  in perfetta armonia con l’universo. Difficilmente la felicità conduce verso questo sentiero. A volte invece, se si è fortunati, accade l’inverso.

 

  • Mi ha incuriosito molto il titolo, Sono tornate le pecore, a cosa si riferisce?

E’ la frase che l’uomo di cui Olga si innamora, pronuncia quando sono insieme, in quell’”abbraccio imperfetto”. Loro sono li, “ ad origliare i primi brusii del giorno” e lei sente i belati lontano. Gli chiede che cosa sia e lui risponde : “ Sono tornate le pecore”. E’ un momento magico.

 

  • Hai parlato molto, attraverso Olga e attraverso le donne che le chiedono di farsi fare le carte, di amori non certamente sereni, di amori talvolta violenti, di storie d’amore distorto. Quanto c’è di esperienza personale, diretta o indiretta, in queste storie?

Diciamo che su questa domanda vorrei mantenere in riserbo.

 

  • C’è qualche personaggio tra quelli che hai descritto che ti somiglia un po’?

Per alcuni tratti, sicuramente Olga.Per il rapporto con la natura che io sento molto. Vivo in un piccolo paese a ridosso dell’argine : il bosco, gli uccelli, i ricci sono fondamentali per destare la mia immaginazione. Scrivo per immagini, e queste mi arrivano nel silenzio della mia casa o delle passeggiate lungo l’argine, o delle notte passate a sbirciare tra la terra e il cielo.

 

  • Esiste per quanto possibile uno di loro che ti stia antipatico?

Si, una delle donne che va a farsi le carte e che rivuole un uomo nonostante lui sia rozzo e violento. Ho sentito da subito una fortissima antipatia per questa donna e ho voluto descriverne la grossolanità , senza nessun sconto.

 

  • E per concludere, se sei impegnata con i firmacopie di questo romanzo vuoi darci qualche data?

Purtroppo il loockdown fa fermato un po’ tutto. Ma ne avevo fatte parecchie e direi, con successo.

 

  • Quali sono i tuoi progetti futuri ?

Sto scrivendo naturalmente. Una storia molto forte che, per certi versi, approfondisce alcune tematiche appena sfiorate nel primo romanzo. Mi sono documentata, ho letto molti libri per fare ricerca e credo che stia venendo fuori un bel lavoro.  Anche qui i personaggi principali sono due donne, ma ci sono anche due figure maschili a cui do molto spazio.  Mi piace davvero tanto questa nuova storia. C’è molta disperazione ma anche molta vita.

Grazie a Elisabetta Baraldi per la disponibilità, arrivederci a presto sulle pagine dei gufi narranti.

David Usilla

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