Insomnia – Il ritorno a Derry, gli ometti calvi, il caso e l’intento.

Insomnia

La vita di Ralph Roberts è stata scossa dalla scomparsa della moglie, malata di cancro; altri avvenimenti però stanno per cambiarla definitivamente. Ralph inizia infatti ad assistere a comportamenti incomprensibili e talvolta violenti ad opera di alcuni conoscenti, ma soprattutto non riesce più a dormire. Una notte scorge dalla finestra di casa sua gli “ometti calvi” introdursi nell’abitazione della vicina con delle strane forbici. Mentre la preoccupazione serpeggia in città per l’imminente arrivo della militante antiabortista Susan Day, capace di unire ampie frange pubbliche ma anche di infastidirle, Ralph fa’ una scoperta sensazionale. Tutti i bizzarri eventi che gli stanno capitando infatti sono collegati all’acquisizione di poteri paranormali che gli consentono di capire lo stato d’animo delle persone e la percezione di esseri venuti da un altro piano esistenziale. Qui risiedono Cloto e Lachesi, paladini della forza dell’”intento” e Atropo che guida il “caso”; le due forze che governano il mondo degli esseri viventi. Ralph, che non è l’unico ad aver captato questa realtà, dovrà presto armarsi perchè le due forze si scontreranno e questo si ripercuoterà sul piano terreno.

Per King il male non ha fine e torna sempre in qualche modo a manifestarsi. Basti sapere che per questo romanzo del 1994 lo scrittore americano torna a Derry e rimanda alla catastrofe che la sconvolse con la sconfitta di It ad opera dei Perdenti. In Insomnia infatti si parla spesso di una Derry ripresasi dall’inondazione, dal crollo delle abitazioni, dall’apertura dell’asfalto, e va in questo modo a comporre un ciclo narrativo continuo. Non c’è solo It però dato che pure la serie di racconti e romanzi legati alla Torre Nera sono legatissimi a questo tomo. E’ in questo centro gravitazionale di orrori che cade la condanna di Atropo, divinità maligna che si impossessa di corpi umani per portare a terminare il suo piano di distruzione e violenza. A Stephen King bisogna riconoscere la capacità di rendere la storia interessante e bizzarra fin da subito, grazie alle situazioni immaginate e alla ricchezza di particolari con cui vengono descritte. Assolutamente intrigante poi il lungo periodo di “incubazione” in cui vive il protagonista Ralph Roberts, attempato ma ancora determinato, la cui insonnia lo porta quasi alla pazzia. Azzeccato e ben modellato tra le righe poi il focus sull’aborto, per il quale l’autore lavora benissimo utilizzando immagini terrificanti ed angosciose. Il quadro dipinto in Insomnia è quello di un’America ancora molto conservatrice (il che in realtà oggi non farebbe notizia, ma ciò lo rende attuale) e trova un parallelismo adeguato con la comparsa di un’entità malvagia intangibile; cosa che rende Insomnia a suo modo un’opera critica.

Il soggetto in più gode di un’originalità molto poco sui generis considerato che la maggior parte dei personaggi sono anziani anche se tra loro alcuni sono ancora combattivi e trovano nella scoperta dei loro poteri un modo per ringiovanire… in tutti i sensi! Questa scelta, unita all’elemento fantastico, potrebbe rendere Insomnia una sorta di Cocoon – L’Energia Dell’Universo, meno poetico ed esistenzialista ma più thriller e gore. La lettura è impegnativa perchè stiamo parlando di un libro di più di settecento pagine, rimpolpato dalla logorrea tipicamente kinghiana, ma il gioco vale la candela. Insomnia infatti rinvigorisce la personalità del suo autore, che va a collocarsi bene a metà strada tra la sua letteratura horror e quella fantastica. Questo si denota benissimo nell’epico finale, che da un punto di vista immaginifico e metaforico ricorda molto lo scontro tra It e Bill Denbrough.

Zanini Marco

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