Incubi e sogni che giocano a fare l’amore di Rab (Robin Edizioni)
“Una serie di dipinti scritti a parole, in cui voci narranti si rincorrono, si intrecciano, si scavalcano riuscendo a dialogare con i sentimenti più profondi di ognuno.” Questo è quello che troviamo scritto sulla quarta di copertina di questo libro, “Incubi e sogni che giocano a fare l’amore” (Robin Edizioni), e trovo che sia la descrizione più giusta per definirlo. Rab ci porta a riflettere sulle cose più semplici, su quelle piccole situazioni che quotidianamente ci coinvolgono e a cui spesso diamo anche un peso assai relativo, portandoci pian piano a dialogare con noi stessi e ad ascoltare il sussurro di quelle voci che nascondiamo dentro all’anima. Ognuno dei 15 capitoli in cui è suddiviso il libro ci fa ragionare su piccoli aspetti del nostro quotidiano, e ogni volta il cuore della riflessione porta al dualismo tra sogno ed incubo che si rincorrono, che si incontrano e scontrano, a tal punto da rendere difficile distinguere il confine tra i due.
Rab ci fa riflettere sul fatto che l’incubo non è altro che una parte del sogno e che senza l’uno non potrebbe esistere l’altro e che sarebbe profondamente sbagliato rinunciare al bello del sogno pur di evitare il disagio dell’incubo.
A ben pensarci questo messaggio racchiude il succo della vita, racchiude il significato stesso del vivere.
Senza dubbio il tratto distintivo di questo libro è il dialogo, ma non il dialogo tra due personaggi bensì quello tra la voce narrante, nonché alter ego dell’autore, ed il suo io più intimo e profondo. L’autore va a scandagliare i suoi pensieri più reconditi, porta a galla le sue emozioni e le sue sensazioni più profonde, si pone domande sul vivere quotidiano, e coinvolge in questo suo vagare della mente anche il lettore che lo segue affascinato un po’ come il Sommo Poeta seguiva Virgilio.
L’animo umano è sicuramente complesso, lo è il sentire di ognuno di noi, lo è riuscire a trovare quell’indispensabile equilibrio tra sogno ed incubo ed è proprio su questo che Rab ci invita a porre l’attenzione, partendo dalle sue esperienze di vita per farci arrivare alle nostre. È un libro relativamente breve ma molto intenso, ricco di spunti su cui soffermarsi a ragionare a riflettere. È un libro da leggere tenendo bene aperta la mente e con la voglia di affrontare in maniera piena questo viaggio dentro se stessi. Consigliare a tutti questo libro è il minimo, perché quando si ha l’occasione di avvicinarsi a certe opere, bisogna assolutamente coglierla al volo.
David Usilla