Il sole dietro la collina di T. Carbone intervista di Matteo Melis

tommaso carboneUn gradito ritorno tra le “pagine” dei gufi narranti” intervistiamo Tommaso Carbone per il suo libro “Il sole dietro la collina”

D.Per scrivere il romanzo, ti sei basato su esperienze di persone a te vicine?

R. Ogni libro nasce dagli incontri, dal contatto con la gente, dalle storie che mi raccontano, dai discorsi che ascolto, dalle cose che vedo, e anche questo non fa eccezione.

I lettori mi chiedono spesso: “Ti sei ispirato è una storia vera?”

Rispondo che ogni romanzo, ogni racconto è sempre frutto di un’elaborazione narrativa, altrimenti non sarebbe più un romanzo ma una biografia.

D. A che punto pensi che siamo in materia di accoglienza delle persone che non sono del nostro Paese?

R. L’Italia è un Paese ospitale e tollerante. Ci sono minoranze razziste e xenofobe che vorrebbero la chiusura delle frontiere. Questo avviene in tutti i Paesi europei.

Quello che conta è che la stragrande maggioranza degli italiani è aperta e accoglie i migranti con disponibilità e aiuti concreti.

D. Da questo libro si denota che tu sia aperto in materia d’immigrazione, cosa ti sentiresti di dire a chi è ostile o diffidente in merito, per esempio chi ragiona secondo setereotipi nei confronti delle badanti straniere?

R. Mi sento di dire che ormai viviamo in un’epoca di globalizzazione e che è assurdo avere atteggiamenti di chiusura non solo verso le badanti che offrono un servizio di cui la nostra società, che invecchia sempre di più, ha bisogno, ma verso tutti i lavoratori stranieri offrendo loro condizioni di lavoro rispettose dei contratti nazionali e paghe adeguate.

D. Dopo vari fatti di cronaca che obiettivamente pongono i migranti in una luce negativa, hai mai provato ostilità nei loro confronti?

R. Sono una persona molto tollerante e aperta all’integrazione anche se ci sono stati atteggiamenti da parte di migranti eccessivi: contestazioni violente, atti vandalici alle strutture, aggressioni, violenze. Capisco lo stato di esasperazione ma la violenza va sempre condannata.

Grazie per la disponibilità e alla prossima con i gufi narranti!

Grazie ai gufi narranti per questa bella chiacchierata. Alla prossima.

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