“Il fantasma di Anna Never” Dylan Dog vol 4

fantasmaTitolo: “Il fantasma di Anna Never”

Anno: 1987

Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi

Disegni :Corrado Roi

Copertina: Claudio Villa

Appena prendiamo tra le mani il numero 4 del nostro fumetto dell’orrore preferito in copertina vediamo Dylan nell’antro di un castello alle prese con un bianco fantasma urlante…

E’ il fantasma di una bella ragazza bionda che nelle prime pagine terrorizza il disgraziato attore Guy Rogers apparendo dal nulla nella sua camera da letto e finendo uccisa squartata da una scure.

Dylan,amico di Guy accorre alle tre di notte a casa dell’attore in seguito ad una sua delirante chiamata e ispezionato la casa senza trovare nulla di strano da’ la colpa al troppo alcool che l’amico è solito bere, che avrebbe causato queste assurde visioni. Insomma un incubo ad occhi aperti. Dylan sa, in quanto ex alcolista, che il bere fa nascere mostri nella nostra mente che vivono delle nostre paure ed angosce, che crescono bagnadosi di whisky, gin e vodka.

Ma Guy smentisce subito dicendo che per risolvere il suo problema di alcolismo è in cura dal dottor Bronsky, noto ipnotista.

L’ipnosi è una pratica che percorre le nostre vie emotive, è un fenomeno psicosomatico, che coinvolge le due facce di un individuo: il lato fisico e il lato psicologico.

Nella storia della psicologia uno dei famosi utilizzatori di questa tecnica è sicuramente il dottor Freud,il quale era capace di esplorare il lati più nascosti della mente umana , aiutato dagli stessi racconti dei pazienti che, in una condizione di dormiveglia, raccontavano fatti ed episodi della loro vita passata per cercare le cause delle rovine della loro vita presente.

Sclavi e Roi giocano alternando scene reali a scene oniriche, che si mescolano alla produzione del film dell’orrore “Horror and terror” dove Guy è il protagonista .

Il giorno dopo Dylan e Groucho vanno a trovare l’amico sul set e durante la pausa caffè la tranquillità viene disturbata da un rumore di qualcosa che si rompe… tutti si girano allarmati, sorpresi nel trovarsi davanti una distratta biondina che come si muove urta e rompe preziose apparecchiature cinematografiche.

Guy rimane senza fiato… guarda la ragazza come se….. avesse visto un fantasma!!!!

E’ proprio lei, Anna Never,che crede di aver scorto la scorsa notte in camera, in una notte di delirio dove continuava a gridare ” LA MIA MENTE E’ LIBERA” al buio della stanza.

Guy ne è profondamente convinto tanto che Dylan si convince ad andare a trovare l’attrice per fare luce sulla faccenda e immancabilmente se ne innamora.

In un tranquillo pomeriggio alla casa di Craven Road mentre Dylan e la sua bella vengono allietati dalle “grouchate” del baffuto assistente, in un programma televisivo che tratta di psicoanalisi la terapista risveglia il paziente recitanto le medesime parole :” Svegliati, la tua mente è libera”.

Non ci vuole molto che al nostro indagatore pizzichi il suo famoso “quinto senso e mezzo” , che lo porta nello studio del terapista di Guy, il dottor Samuel Bronsky rivela a Dylan ed an Anna che Guy è sotto terapia ipnotica per scacciare il fantasma dell’alcolismo che vive dentro la sua mente e che la “frase magica” serviva da formula per tenere a bada il mostro che giorno dopo giorno gli divorava il fegato e cervello.

Ma qualcosa è andato storto, pasticciando con la mente si è imboccato un buio sentiero dove paziente e dottore non riescono ad orientarsi.

Questa è una storia di mostri e paure, quelle a cui piace confonderci portandoci in altri mondi che altri non possono varcare ma che a noi ci fanno vivere in un incubo ad occhi aperti , dove non riuscendo più a distinguere la realtà ci lasciamo trasportare dai più intimi terrori senza avere la possibilità di sfuggirgli…

Guy alla fine muore…. e come poteva essere altrimenti?? !! Non riuscendo più a distinguere la realtà della sua mente e quella del mondo dei vivi percorrerà una strada che lo porterà a fare un volo di due piani dal balcone di casa sua.

Finalmente la sua mente è davvero libera.

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